Striscia la notizia è morta. Viva Striscia

Ha appena compiuto la maggiore età, ma è già sul viale del tramonto. C’è poco da fare per Striscia la Notizia, che colleziona pochi centesimi di punto percentuale di share il primo giorno, a superare Affari Tuoi, poi viene battuta il martedì e il mercoledì.
E’ il canto del cigno, un canto che da queste parti venne profetizzato a suo tempo più e più volte. Certo, il programma si prende sempre una grossa fetta dell’access prime time, ma ormai non c’è più il successo di un tempo, la minestra è riscaldata, ribollita e ripassata più e più volte se anche Pupo – con tutto il rispetto per Pupo – riesce a tenere il passo e a superare quella che fino a poco tempo fa era la corazzata di Antonio Ricci.
Così, niente più ringraziamenti dal pulpito di Ezio Greggio per l’ennesimo primato, coda fra le gambe e pedalare alla ricerca di qualche scoop.
Io mi limito a sostenere – con tutto l’affetto possibile per una trasmissione che rappresenta una fetta di storia della tv e per gli stacchetti delle sue veline – che sarebbe ora di proporre qualcos’altro.