Striscia la Notizia consegna un Tapiro Gigante imbavagliato alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana
La battaglia di Striscia la Notizia contro la mistificazione dell’informazione e le omissioni da parte dei vari organi di stampa oggi si arricchisce di un altra figura: nientemento che la FNSI, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Il tg satirico di Antonio Ricci accusa l’organismo di non essersi espressa sul tentativo, secondo il papà di
La battaglia di Striscia la Notizia contro la mistificazione dell’informazione e le omissioni da parte dei vari organi di stampa oggi si arricchisce di un altra figura: nientemento che la FNSI, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Il tg satirico di Antonio Ricci accusa l’organismo di non essersi espressa sul tentativo, secondo il papà di Striscia, di bavaglio messo in atto da varie testate e organi informativi per difendere i poteri forti, in particolar modo il gruppo editoriale che fa capo a Carlo De Benedetti. Per questo motivo in data odierna, Valerio Staffelli si è reso protagonista della consegna di un Tapiro gigante imbavagliato proprio di fronte alla sede della FNSI.
Striscia accusa che da 15 giorni varie testate e agenzie omettono a proprio piacimento le notizie che il tg satirico comunica attraverso il proprio ufficio stampa o attraverso i propri servizi filmati. Si incomincia con Lunedì 14 marzo 2011, quando Striscia ha annunciato che farebbe a meno delle Veline e rinuncerà al programma estivo se la Rai eliminerà Miss Italia e soprattutto “La Repubblica” e il Gruppo Espresso farà sparire i settimanali D-La Repubblica e Velvet. L’agenzia Ansa in questo caso riporta tutta la notizia, tralasciando ciò che riguarda proprio il Gruppo Espresso (colui che è in prima fila in questi mesi nella battaglia contro il programma di Canale 5).
Ma non è finita. Cita l’ufficio stampa del Tg satirico che Mercoledì 23 marzo 2011 va in onda un servizio sulla centrale a carbone Tirreno Power in cui Milena Debenedetti dice chiaramente che “i media non danno ascolto” alle loro richieste poichè la Tirreno Power è di proprietà parzialmente del Gruppo L’Espresso e questo conferma quanto ormai la stampa sia assoggettata in un certo senso a difendere determinati poteri. Giovedì 24 marzo 2011 sempre “L’Espresso” pubblica un articolo intitolato “A Striscia la bufala fotovoltaica”, in cui sarebbero scritte cose ‘false e denigratorie’. Lo conferma Valerio Natalizia, Presidente del gruppo imprese fotovoltaiche italiane affermando che la frode citata nel servizio è vera.
Il clou dell’imbavagliamento è giovedì 25 marzo 2011 in occasione della conferenza stampa sul cambio di conduzione a Striscia nella quale alla domanda di una giornalista se farebbe fare alla figlia la velina, Antonio Ricci afferma testualmente: “Sono anni che rispondo a questa domanda: io preferirei che le mie figlie facessero le Veline perché so in che ambiente vanno a finire, piuttosto che le giornaliste o le tele giornaliste perché, dai racconti che ho da amiche nelle redazioni, so che molte sono sottoposte continuamente a stalking e mobbing da parte di direttori vecchi, bavosi e schifosi e dai loro vice. Sono anni che nessun giornale pubblica questa mia risposta“. Di tutto questo sui quotidiani e sui media appare solo la frase ‘Meglio velina che giornalista‘.
Infine Sabato 26 marzo 2011, Striscia replica al Secolo XIX in merito ad un articolo e viene censurato dal quotidiano il pezzo in cui l’ufficio stampa del tg satirico parla degli annunci sessuali a pagamento che ci sono, già presenti nella nuova rubrica “Svelate” condotta dalle veline.
Dunque, secondo Striscia e Ricci un vero e proprio bavaglio all’informazione di cui la FNSI non dice niente che accade quando si vanno a toccare i cosiddetti poteri forti, in particolare De Benedetti e il suo gruppo editoriale. E la guerra continua.