Striscia la notizia, attore infiltrato nel servizio di Vittorio Brumotti sulle ‘patenti facili’ rischia condanna per corruzione
Rischia la condanna per corruzione un attore che denunciò lo scandalo delle patenti facili.
Vi ricordate di una vicenda capitata a Luigi Pelazza, inviato de Le Iene, che si è ritrovato indagato per concorso in corruzione a seguito di un servizio per smascherare la compravendita di patenti nautiche?
E’ andata più o meno allo stesso modo per un servizio di Striscia la notizia, questa volta indirizzato a smascherare le “patenti facili“. Per realizzare questo servizio l’inviato Vittorio Brumotti (estraneo al processo) si era avvalso della collaborazione di un attore-infiltrato con telecamera nascosta. Come riportato dal Mattino e da altri quotidiani, le cose andarono in questo modo:
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Un uomo residente a Settimo Torinese venne ingaggiato in qualità di attore con il compito di contattare una delle autoscuole sospette e ottenere illecitamente la patente C versando una tangente. L’uomo sbagliò platealmente nove su dieci risposte del quiz dell’esame teorico, filmando il tutto con una telecamera nascosta, e venne promosso. A quel punto Brumotti contattò la polizia.
Per questi fatti la Procura di Torino ha chiesto la condanna a due anni per l’attore in quanto si tratterebbe, secondo la tesi accusatoria, di corruzione consumata e quindi di reato, a prescindere dalla finalità di denuncia. L’avvocato Antonio Mencobello, a cui spetta la difesa dell’uomo, ha precisato:
L’unico problema di questa storia è che il mio assistito, una volta che le forze dell’ordine furono informate, sostenne anche la prova pratica di guida. Avrebbe dovuto rifiutarsi. Ma in questo modo avrebbe rovinato le indagini e il servizio. In ogni caso, non c’è corruzione perché non c’è il dolo.
Per capire come andrà a finire questa storia bisogna attendere il 24 novembre, data prevista per la sentenza.