È successo in TV – 7 novembre 1988: nasce Striscia la notizia (video)
Oggi nel passato: 30 anni fa la prima puntata del tg satirico ideato da Antonio Ricci
Ricorre oggi un importante anniversario per Striscia la Notizia, il TG satirico ideato da Antonio Ricci. Si spengono le ‘prime’ 30 candeline. Nel nostro appuntamento giornaliero con gli eventi e le curiosità che ci ha riservato il piccolo schermo nell’arco della sua vita, questa è certamente una delle ricorrenze di spicco del periodo.
Sono le 20:25 del 7 novembre 1988 quando Italia1 trasmette per la prima volta Striscia la notizia con la dicitura Giornale radio una prima edizione che dura solo poco più di un mese, fino al 16 dicembre 1988, tutti i giorni condotta da Ezio Greggio e Gianfranco D’Angelo, diretti da Beppe Recchia. Per la seconda edizione bisognerà aspettare un anno intero, l’11 dicembre 1989, quando la trasmissione viene promossa su Canale5. Alla conduzione ritroviamo Ezio Greggio mentre al suo fianco il partner cambia: via d’Angelo, arriva Raffaele Pisu. I due faranno coppia sino alla fine dell’edizione 1990/91, anno in cui vede il suo esordio un pupazzo rosso che di lì a poco è diventato un marchio di fabbrica per Striscia: il Gabibbo.
Ma la storia di Striscia è costellata di una caterva di cambi alla conduzione, citiamo innanzitutto la coppia più popolare e longeva (o ‘la più bella del mondo’ come spesso ballano in studio) naturalmente stiamo parlando di Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, insieme dal settembre 1994. Solitamente i conduttori sono sempre stati due, ma alcune eccezioni sono state fatte durante le edizioni 2003-2004-2005 in cui si formarono alcuni trii di conduzione.
E’ dall’autunno del 1991 che vanno a susseguirsi le coppie di conduzione più disparate: Lando Buzzanca e Giorgio Faletti, Teo Teocoli e Sergio Vastano, addirittura il ciclista Gino Bartali, la signora Coriandoli (interpetata da Maurizio Ferrini), Claudio Bisio, Gianni Fantoni, Riccardo Minnigio (Ric), e più avanti nel 1994 Alba Parietti, Lello Arena nel 1996, Tullio Solenghi, Paolo Villaggio, Massimo Boldi, Gerry Scotti e Franco Oppini nel 1997, Claudio Lippi nel 1998, Paolo Bonolis e Luca Laurenti dal 2000 al 2003 nel periodo primaverile. Mentre nel 2005, come detto i trii videro personaggi come Maria de Filippi (tornata poi nel 2015), Massimo Ceccherini, Mike Bongiorno, Leo Gullotta, Loredana Lecciso, Zuzzurro e Gaspare, Nino Frassica con Nino d’Angelo, addirittura Gigi d’Alessio. Per poi tornare l’anno dopo alla conduzione a due, senza mai tralasciare personaggi di spicco nel piccolo schermo: l’arrivo di Ficarra e Picone, Piero Chiambretti nel 2014, Christian de Sica nel 2015, Belen Rodriguez e Luca e Paolo nel 2016.
Dal 2009 al 2013 è andata in onda anche un’edizione della domenica, intitolata per l’appunto Striscia la domenica, condotta nelle prime due edizioni da alcune coppie composte dagli inviati storici di Striscia: il “tapiroforo” Valerio Staffelli e l’inviato dagli stadi Cristiano Militello; il forbito Moreno Morello e lo stura-ingiustizie Capitan Ventosa (interpretato all’epoca da Luca Cassol); Jimmy Ghione e la siciliana Stefania Petyx; l’artista e trasformista Dario Ballantini (già conduttore per una puntata di Striscia la notizia) e l’inviato dalla terra sarda Cristian Cocco; Max Laudadio; il Bruno Vespa di Striscia Giampaolo Fabrizio e l’inviato dalla Campania Luca Abete e la coppia pugliese composta da Fabio e Mingo.
Un’altra parte fondamentale di Striscia sono le veline. Dal programma di Antonio Ricci sono state in tante a prendere il volo per il mondo dello spettacolo. Nella prima edizione le veline erano addirittura quattro (le more Cristina Prevosti e Eliette Mariangelo, e le bionde Micaela Verdiani e Stefania Dall’Olio) e portavano le notizie ai presentatori. Nelle edizioni successive diventarono due ed oltre portare le notizie, misero in vista anche le loro doti di ballerine nei cosiddetti ‘stacchetti’ all’inizio e alla fine della trasmissione.
Arrivavano in studio con pattini o con lo skateboard. Nei primissimi anni novanta comparvero le procaci Angela Cavagna e Sonia Grey, mentre da metà anni novanta si è passati ad una velina mora e una bionda, si ricordano: Miriana Trevisan e Laura Freddi, Alessia Merz e Cristina Quaranta, Roberta Lanfranchi (ora conduttrice di Paperissima Sprint) e Marina Graziani, Elisabetta Canalis e Maddalena Corvaglia, Giorgia Palmas ed Elena Barolo, Melissa Satta, Federica Nargi, Alessia Reato.
Storici i casi sollevati da Striscia nell’arco dei suoi 30 anni, fra clamorose smascherate e retroscena che hanno fatto tremare anche trasmissioni televisive: dall’inchiesta in cui si anticipò il nome del vincitore di Masterchef 2014 che, secondo quanto sostenne il programma di canale5, aveva già avuto un passato da chef professionista; alla rivelazione dei vincitori del festival di Sanremo di ben 3 edizioni (nel 1990, 1995 e 1996); alle più celebri del 2001 quando Striscia mise il suo mirino sulla società di Wanna Marchi con sua figlia Stefania Nobile e il sedicente mago Mário Pacheco do Nascimento parlando di truffa nei confronti di alcuni suoi clienti.
Striscia la notizia non ha mai abbassato la guardia e non ha guardato in faccia a nessuno, lo sanno bene Flavio Insinna e Paolo Bonolis (ex conduttore del tg satirico), accomunati per aver condotto diverse edizioni di Affari tuoi ed entrambi coinvolti per due casi diversi nella stessa trasmissione: il primo per dei fuori onda che a distanza di mesi echeggiano ancora (meno, molto meno, ma echeggiano), mentre l’altro è stato indirettamente al centro della bufera poiché Striscia mise in discussione la regolarità del gioco di Rai 1, rivelando che i concorrenti sarebbero pseudo-attori e le vincite sarebbero pilotate.
Nel nostro almanacco storico abbiamo cercato di fare una ‘spremuta’ di 30 anni di Striscia, un programma che segue i tempi nonostante ci siano ancora tanti passi in avanti da fare. Un programma che alza la sua voce ogni anno sempre di più senza mai temere, talvolta rischiando e con una corazza forte che puntualmente schiva le polemiche piovute anche nei confronti del programma stesso. Marcia come una macchina da guerra (l’età glielo consente) e non ha intenzione di fermarsi, le forze ci sono tutte e il carattere determinato non gli manca. Ci rivediamo fra altri 30 anni?