Striscia La Notizia 2022 – 23: le dichiarazioni di Antonio Ricci, Luca Argentero e Alessandro Siani
Le dichiarazioni di Antonio Ricci, Luca Argentero, Alessandro Siani durante la conferenza stampa di Striscia La Notizia 2022 – 23
Ieri, a Cologno Monzese, si è tenuta la conferenza di ‘Striscia La Notizia’ 2022 – 23. Presenti, oltre al patron Antonio Ricci, anche la neo coppia di conduttori, Luca Argentero ed Alessandro Siani.
Ricci: Quest’anno il sottotitolo è ‘La voce dell’intransigenza’ perché a questa ipocrisia dove si dice: ‘Ci sta, ci sta’, diciamo no. Vogliamo mettere dei paletti e dire: ‘Non ci sta!”. Anche la sigla del Gabibbo ‘Non ci sto’ contiene alcune parole in genovese. Citando Vasco Rossi: ‘C’è chi dice no’. In queste parole c’è proprio la mission di Striscia. Siamo sempre, però, molto attenti alla tecnologia, alle cose nuove che escono. Siamo stati i primi in televisione ad utilizzare il deepfake (viene mostrato un filmato di Francesca Manzini nei panni di Ilary Blasi, ndb). E’ il frutto di un grosso lavoro con il computer. Hanno bisogno di un imitatore che fa la voce e di una faccia fatta al computer che si sovrappone. Stiamo cercando un nuovo sistema che si affiancherà ai deepfake ‘vecchia maniera’. Abbiamo affidato questo compito ai nostri Highlander Dj cercando, addirittura, di fare a meno dell’imitatore. Vengono prese le sillabe e costruite le parole.
Il tg satirico torna, per la quindicesima stagione, a denunciare ingiustizie e truffe. Proseguono, poi, alcuni dei filoni dello scorso anno. Come la campagna antiborseggio di Valerio Staffelli, per fermare le ladre che nel centro di Milano e in altre città mietono quotidianamente vittime tra anziani, pendolari, studenti e turisti. Confermato l’ultimo acquisto della squadra inviati, Enrico Lucci, prontissimo a salire sul carro dei vincitori subito dopo il risultato elettorale, mentre Vittorio Brumotti in sella alla bici continuerà la sua battaglia contro lo spaccio di droga. Il consulente digitale del programma, Marco Camisani Calzolari, si collegherà direttamente dall’avveniristico “Marcoverso”, e Pinuccio tornerà a occuparsi di sprechi, in particolare quelli Rai, in trasferta con le sue indagini nei palazzi romani della politica.
Argentero: Ho ricevuto una telefonata di Antonio. Voleva che inaugurassi questa edizione di Striscia. Ho vissuto questo invito come una vera e propria lusinga. Me l’ha condita bene, è stato astuto: ‘Non è in diretta, è registrata, al massimo alle 20.30 sei già a casa. Non bisogna lavorare granché, stai pochissimi giorni’. Mi ha messo tutte le condizioni favorevoli per non dirgli di no. Non mi sono preparato un granché perché questo è l’ambiente più familiare che mi è capitato di vedere in questi venti anni di carriera. E’ una cosa che si percepisce subito.
Striscia, ricordiamo, è stato il primo programma televisivo al mondo a utilizzare il deepfake, tecnologia che usa l’intelligenza artificiale per realizzare imitazioni sempre più verosimili all’originale.
Già pronti con i loro servizi gli inviati storici: Valerio Staffelli, Moreno Morello, Max Laudadio, Vittorio Brumotti, Jimmy Ghione, Stefania Petyx con il suo inseparabile bassotto, Luca Abete, Antonio Casanova, Luca Galtieri e Capitan Ventosa (Fabrizio Fontana). In prima linea anche gli inviati più “giovani” della trasmissione: Chiara Squaglia, Rajae Bezzaz, Pinuccio (Alessio Giannone), Roberto Lipari, Riccardo Trombetta, Andrea Rivera e Angelica Massera.
Novità: debuttano i Sansoni, duo formato dai fratelli siciliani Fabrizio e Federico Sansone.
Siani: La cosa che più mi intriga di questa avventura è che si racconta l’Italia. Siamo riusciti ad incastrare i miei impegni, quelli di Vanessa (Incontrada, ndb) per riuscire a ripartire insieme. Non vediamo l’ora. Adesso siamo in un momento davvero cruciale, importante per l’Italia. E’ un weekend che ci può cambiare tantissimo perché c’è l’Inghilterra (ride, ndb). C’è tanta voglia di parlare agli italiani come l’anno scorso. E’ stata un’esperienza davvero incredibile. Questa volta, sarò anche sui social con dei piccoli monologhini. Un anno fa, abbiamo toccato già numeri eccezionali anche per condivisioni. C’è il desiderio di trattare molti argomenti.
Confermate le rubriche “Striscia lo striscione” e “Striscia il cartellone” di Cristiano Militello, “Capolavori italiani in cucina” di Paolo Marchi, “Paesi, Paesaggi…” di Davide Rampello, “Occhio al futuro” di Cristina Gabetti, “Speranza verde” di Luca Sardella. E naturalmente “Ambiente Ciovani”, al cui team di giovanissimi esperti formato da Gabriele Scola, Leonardo Tiralongo, Silvia e Serena Mauri, Giulietta Salmeri, si aggiunge Federico Tomasi, 12 anni, baby scalatore da record, il più giovane alpinista della storia a conquistare la vetta del Cervino. Confermato anche l’immancabile appuntamento con Highlander Dj e i suoi videoclip musicali in cui fa cantare (e forse anche parlare, che tecnicamente è un’impresa) politici e non solo.
Ai nastri di partenza anche i trasformisti: Dario Ballantini, che debutta come Carlo Calenda, Beppe Grillo (Sergio Friscia), Valeria Graci e il Vespone (Gianpaolo Fabrizio).
Ricci (sul senso delle veline in tv): Finché se ne parla ha un senso. Le veline sono delle ballerine, ballano, la loro figura provocatoria è imprescindibile da Striscia. Sono quelle che mantengo il clima di varietà in un telegiornale. Sono quelle che ballano sul tavolo. Sono le ‘messaggere della verità’. Perché una ragazza di vent’anni non può ballare?! Lo fanno in un ambiente assolutamente sano, fuori da giri ‘maiali’. Diamo la possibilità ad una ragazza di fare la ballerina cercando di farlo bene. La figura della velina funziona da 35 anni, sono tanti, anche per fare una polemica.
Nuova anche la sigla di chiusura del programma, dal titolo “Non ci sta!”.