Striscia La Notizia 20: Tiraboschi vuole Canale 5!
Tra Grillo e Tiraboschi è stata presentata oggi la nuova edizione, la ventesima, di Striscia La Notizia che per l’occasione si definirà “La voce della persistenza“. Alla conferenza stampa erano presenti il guru Antonio Ricci, Enzo Iacchetti e le due veline, Melissa Satta e Thais Wiggers. Mancava Ezio Greggio, assente giustificato (ma in collegamento video)
Tra Grillo e Tiraboschi è stata presentata oggi la nuova edizione, la ventesima, di Striscia La Notizia che per l’occasione si definirà “La voce della persistenza“. Alla conferenza stampa erano presenti il guru Antonio Ricci, Enzo Iacchetti e le due veline, Melissa Satta e Thais Wiggers. Mancava Ezio Greggio, assente giustificato (ma in collegamento video) perchè impegnato con le riprese del film di Pupi Avati che sta girando. Ci sanno nuovi inviati, tra cui una rubrica studiata appositamente per Charlie Gnocchi. Ci sarà anche una rubrica dedicata agli scoop dei giornali locali che non vengono ripresi dalla grande stampa e dai media. Dopo l’Epifania, tornerà Michelle Hunziker e successivamente Ficarra e Picone.
L’introduzione della conferenza happening presso lo studio di Striscia a Palazzo dei Cigni, molto più piccolo rispetto a quanto appare dallo schermo televisivo, spetta ad Antonio Ricci.
Subito la prima gag, riferita a Ezio Greggio, che secondo Antonio e Enzo Iacchetti, “Finalmente sta lavorando.”
“Ezio non lavora da anni anni e anni. Solo con è lui o non è lui certo che è lui va avanti. Invece ora si è messo a lavorare sul serio. E mi ha confidato che è rimasto sorpreso da Pupi Avati, che gli lascia giusto dieci, venti minuti al giorno per riposarsi. Oh, questo non gira come Vanzina, mi ha detto! Ora sta in un mondo virtuale, pensiamo di trasportare la salma lunedì a Milano e ricomporla in tempo per l’inizio di Striscia.”
Non poteva mancare un ampio accenno a Beppe Grillo: Ricci è stato per molti anni il suo autore principe e si tiene in contatto con il comico anche adesso che non lavora più con lui. Prima che i giornalisti ponessero quindi questa domanda all’autore di Striscia, è lo stesso Ricci a dire cosa ne pensi di questa deriva del Beppe nazionale.
[in calce all’articolo, prima della gallery, potete ascoltare in anteprima la nuova sigla di Striscia, intitolata La Tribù]
“Secondo me Beppe non sta facendo altro che ciò che ha fatto in tutti questi anni, una logica conclusione: ha raccolto delle istanze che venivano dal basso, dal suo blog e ha dato loro voce. Questi contenuti possono essere condivisi o meno ma di questo bisogna parlare. Insulti, minacce fanno parte di un altro mondo.
Beppe può correre il rischio di identificarsi con Wanna Marchi o il Gabibbo ma credo abbia le capacità ironica, il colpo di reni all’ultimo minuto di spiazzare tutti e uscire dall’altra parte con uno sberleffo. Non vedo Grillo in politica, perchè è un monologhista, non dialoga; è un animale di attacco perciò non vedo una sua discesa in politica imminente.
Penso che sia normale che possa arrivare un Grillo a raccogliere le istanze della gente, penso per esempio alla Liguria, che vive male. In ogni cittadina stanno nascendo dei comitati di persone che non sono concordi con le scelte degli amministratori. Da noi c’è un problema evidente, la gente sente che non viene difesa e rappresentata dagli amministratori che hanno eletto e c’è una delusione.
Se Grillo argomenta, perde. Lui è valido quando diventa megafono, quando dà voce alla protesta, allora in quel caso è il numero uno: se deve colloquiare, discutere, argomentare a livello politico non lo vedo così come non vedo nessun comico.”
Dopo questa lunga chiosa iniziale, è il momento delle domande sul programma. Una tra le tante chiede come saranno strutturate le serate in prime time sui festeggiamenti del ventennale e arriva la notizia che per il momento tutto è fermo e forse non si farà mai.
“I festeggiamenti verranno fatti alla Triennale di Milano. Mi ha chiamato Davide Rampello e stiamo organizzando una mostra in cui interverranno tutti i conduttori di questi 20 anni di Striscia. In parte sarà un evento televisivo ma per quanto riguarda le famose prime serate non si è ancora parlato di nulla: non è un progetto tramontato definitivamente anche perchè non è mai sorto se non durante i palinsesti. Da me non è mai uscito niente. Per ora quindi dico solo Triennale, probabilmente a novembre. Alla Triennale ci saranno delle installazioni, verrà Don Gelmini” – scherza – “Noi siamo sulla strada, è la trasmissione che è più sulla strada da sempre. Finito Drive In mi chiesero cosa avremmo fatto e io, forte dell’esperienza che avevo fatto con Beppe in Te lo do io il Brasile, pensai di realizzare un prodotto che andasse sulla strada.
Non a caso poi siamo stati i primi ad avere un sito Internet e un Web dove ci arrivano tutte le segnalazioni oggi. Il 90% di Striscia è fatto con le segnalazioni dei cittadini.
Nella prima puntata, a parte gli striscioni di Militello, mostreremo nonostante le promesse la situazione vergognosa dell’ospedale Umberto I di Roma: cominceremo quindi con questo caso di malasanità. ”
C’è spazio anche per una domanda sulle due telerisse che hanno inaugurato la stagione televisiva, ovvero quella di Alessandro Cecchi Paone con Simona Ventura e quella di Miss Italia tra Loretta Goggi e Mike Bongiorno ma il papà di Striscia afferma di non averle viste.
“Per una serie di eventi catastrofici ho perso entrambi i programmi. Mercoledì ero a cena con Davide Rampello per l’organizzazione della Triennale e giovedì sono andato al cinema con mia figlia a vedere il film di Bob Dylan. Capite tra Bob Dylan e Miss Italia chi abbia preferito..”
Dopo una serie di ricordi di Ricci in cui commenta la sua decisione, dopo la nascita su Italia 1, di essere spostato su Canale 5 in cui come noto non c’era la diretta e neppure i TG e quindi di fatto il varietà era l’unico TG delle tv commerciali, arriva il collegamento con Ezio Greggio da Roma, ripreso sulla sedia da regista (come vedete nella foto) da dietro mentre si fa uno spuntino durante una pausa del film di Pupi Avati.
Per la verità, è stato un pranzo intero poichè con la sua solita ironia, ha mangiato per tutto il tempo in cui è stato in collegamento tra sberleffi tra lui e Iacchetti, tra Ricci e lui e allusioni a Melissa e alla storia con Bobo Vieri e a Thais a quella con Teo Mammucari.
“Io sono qui che tiro la carretta caro Enzo, mica come voi..” scherza Greggio nei confronti del suo quasi fratello Iacchetti parlando del suo film. “Quando arrivo e respiro l’aria di Striscia, con accanto Enzino e accanto quei due monumenti alla bellezza di Thais e Melissa, quella troupe e Antonio Ricci, il metabolismo va alla grande.”
E con lo stupore di tutti, veline comprese, Ricci annuncia l’arrivo in diretta già da lunedì di una nuova velina.
Altri non è che il bravissimo Dario Ballantini nei panni di Michela Vittoria Brambilla vestito con tailleur nero e reggicalze che sale sul palco e inizia a imitare una sorta di Kim Basinger sulle musiche di 9 Settimane e mezzo dopo aver chiesto ai giornalisti in sala se fossero iscritti. E se ne va con un “Vittoria!”.
Irresistibile. Sarà ovviamente sullo stile di Ballantini in servizio esterno e andrà a disturbare i politici. “Manderemo la Brambilla da Bondi e dai suoi amici politici. Tra l’altro Bondi è la Brambilla calva.” ironizza Ricci.
Riprendono le domande nei confronti di Greggio e gli si chiede se non si sia stancato di fare per 20 anni sempre lo stesso programma a parte qualche sporadico film o fiction.
“Sono felice, non mi sembrano passati 20 anni. Ricordo il primo giorno, la mia emozione e quella di Antonio che avevamo capito che stavamo per realizzare un prodotto che sarebbe stato sempre imprevedibile. E l’emozione continua ancora oggi. Ogni giorno arrivi negli studi e non sai quello che può accadere, qualcosa ti sorprenderà sempre.”
In occasione di una domanda di un giornalista, Ricci rivela una notizia scoop sulla querelle tra i due direttori più potenti delle tv del Biscione.
“Caro Donelli, fai un passo indietro e per una volta tanto facci arrivare sto benedetto Luca Tiraboschi! Così la smetterà ogni volta di venire addosso a Canale 5 e di cercare di minare ogni pilastro della rete per ottenere la direzione. Noi più che a Raiuno abbiamo sempre dovuto guardare a cosa combinava Italia 1. Credo che la controprogrammazione che inizia dal 24 sia quella che sulla carta ha dato più risultati, con il quiz su Italia 1 che dovrebbe togliere spettatori a Raiuno e con noi che siamo una cosa diversa rispetto ad un quiz. Vedremo cosa accadrà, certo noi siamo visti da un pubblico diverso rispetto a quello che segue i giochi, mentre è lo stesso di chi segue i telefilm: è evidente che in una logica di gruppo se metti un telefilm dai il beneficio a Raiuno che invece è seguito nei suoi quiz da un pubblico anziano. Un esempio. Soliti Ignoti per tutta l’estate nel pubblico 15-64 che è quello di Canale 5 ha sempre perso nei confronti di Cultura Moderna. E Cultura Moderna ha ottenuto e raggiunto gli obiettivi che l’azienda gli aveva chiesto.”
Qualcuno insinua che la Rai stia preparando una sorta di panino Insinna + Frizzi che potrebbe contrastare Striscia in prime time e Ricci risponde così:
“Più che del panino, temo la pozione. Quelli fanno il loro lavoro, noi siamo un’altra cosa. Se si controprogramma il quiz con un quiz ha senso ma noi non siamo un quiz. Se davvero dovesse concretizzarsi questo panino, allora avrebbe molto più senso per esempio che ci fosse il Milionario in contrapposizione in prima serata. Quiz contro quiz. Ma poi, che fine ha fatto il famoso programma di approfondimento giornalistico Dopo TG1? Non se ne parla più e stiamo parlando del servizio pubblico.”
Ezio Greggio prendendo spunto da una domanda ricorda le iniziative a sfondo benefico che ogni anno realizza a favore degli ospedali dei bambini ma la novità arriva da Iacchetti che si presenta con la maglietta Kooly Noody che da gag si è trasformata in qualcosa di più importante.
“L’anno scorso l’asta degli oggetti di Kooly Noody ha portato a devolvere all’ADMO 15.000 Euro. Abbiamo perciò provato a realizzare queste magliette che venderemo online il cui ricavato andrà interamente in beneficienza. Avendo avuto un problema di salute in famiglia , ho pensato di aiutare la ricerca con questo denaro che arriverà dalle vendite e onde evitare che ci possano essere fraintendimenti, il presidente di questa iniziativa ho voluto essere io e tramite un sito che sarà pronto a breve sarà riconoscibile anche dove andrà questa beneficienza. Tutto dimostrato e dichiarato.”
Poche le novità, ma del resto ormai dopo vent’anni Striscia è questo: si fonda soprattutto sulle segnalazioni dei cittadini. Qualche new entry, il sempre bravissimo Ballantini e la coppia affiatatissima Greggio-Iacchetti faranno il resto. La prossima estate tornerà Veline e probabilmente tornerà la versione in prima serata di Cultura Moderna in primavera, oppure il gioco verrà spostato nel preserale, quando Gerry Scotti smetterà di andare in onda con Chi Vuol Essere Milionario.
Sigla di Striscia in anteprima
Ecco una galleria fotografica della conferenza stampa di Striscia La Notizia 2007-2008