Stranger Things supera House of Cards e Daredevil, sarebbe la terza serie più vista di Netflix
Secondo dati non ufficiali la serie tv con Winona Ryder sarebbe al terzo posto tra le più viste di Netflix
Non solo critica e social media di tutto il mondo, Stranger Things, la serie tv con Winona Ryder che ha debuttato lo scorso luglio, adesso ci sono anche dei numeri a supportare il successo della serie tv di Netflix. Infatti secondo una ricerca condotta dalla Symphony Advanced Media per Variety nei primi 35 giorni in cui la serie era disponibile, Stranger Things sarebbe stata vista da 14,07 milioni di spettatori tra i 18 e i 49, diventando la terza serie più vista dopo la quarta stagione di Orange is the New Black e la prima di Fuller House, almeno negli USA.
Questi numeri, che, ripetiamo, si riferiscono ai primi 35 giorni di messa a disposizione sulla piattaforma delle stagioni, non vengono ovviamente confermati da Netflix che si è sempre rifiutata di dare i dati ufficiali delle visualizzazioni delle serie tv non solo negli USA ma anche in tutto il mondo. Recentemente Ted Sarandos, capo dei contenuti Netflix, ha commentato i dati forniti da Nielsen e Symphony Advanced Media sottolineando come talvolta le due società riportino dati tra loro contrastanti, mostrando quindi come siano delle analisi poco rilevanti da un punto di vista statistico.
In questo senso la linea seguita da Netflix è sempre stata quella di guardare ai numeri globali degli abbonati e non a quelli particolari nei singoli paesi, così come nella loro ottica non è importante il dato delle visualizzazioni nei primi giorni, quanto l’impatto complessivo sul lungo periodo della presenza del singolo prodotto nel proprio catalogo. Così come per la tv via cavo il dato degli ascolti nella prima messa in onda è poco rilevante, allo stesso modo per i servizi via streaming il dato sulle visualizzazioni ha un impatto minore rispetto a quello sugli abbonati.
Se i 14 milioni tra i 18 e i 49 anni per Stranger Things fossero effettivamente reali, ci troveremmo a fare i conti con un successo assolutamente meritato ma amplificato dal potere del passaparola nato sui social media. Nel giro di poche settimane Stranger Things è passata da omaggio alla fantascienza anni ’80 tendente alla nicchia, al pubblico di “intenditori”, a serie “cool” da usare nelle conversazioni durante le vacanze. Un fenomeno che se in Italia è per lo più limitato ai social media e ai giornali, negli USA ha raggiunto personaggi famosi e tv, come Aaron Paul che al Tonight Show con Jimmy Fallon si è detto “ossessionato dalla serie”.
Un effetto nostalgia, guidato dai 30-40 enni di oggi che guardano con rimpianto alla propria infanzia e adolescenza, che ha investito anche Fuller House, sequel revival di Full House, che, secondo la ricerca di Symphony Advanced Media sarebbe al secondo posto tra le serie più viste negli USA. Un dato sorprendente e giustificabile solo dal ricordo del passato, visto la scarsa qualità della produzione in questione. E per accontentare i 30-40 enni di oggi ecco che il 25 novembre arriverà Una Mamma per Amica, senza dimenticare, uscendo da Netflix, i prossimi arrivi di Twin Peaks, MacGyver o Arma Letale.
Dietro Stranger Things nella classifica della Symphony, a breve distanza troviamo Making a Murderer e Daredevil 2 con 13,35 milioni, mentre molto più staccati tutti gli altri con i 6,26 milioni di Jessica Jones, i 6 di Unbreakable Kimmy Schmidt 2 e The Ranch e poi House of Cards 4 e F is for Family. La ricerca della Symphony Advanced Media è iniziata lo scorso settembre quando usando un panel di poco più di 15 mila persone, attraverso un software di audio-codifica, ha iniziato a monitorare le serie tv originali di Netflix, Hulu e Amazon, riportando dati non ufficiali delle serie tv dei tre servizi di streaming.