Stranger Things 4, Natalia Dyer e Charlie Heaton: “Da Goonies a Nightmare, è la stagione più horror!”
Secondo i due attori i personaggi della serie assumono sempre più importanza; ed il pubblico ormai è cresciuto con loro
L’attesa per Stranger Things 4 sta per finire: manca ormai davvero poco al lancio della quarta stagione -la prima parte uscirà il 27 maggio 2022, la seconda il 1° luglio) di quella che, nel corso degli anni (la prima stagione risale all’estate 2016) è diventata di fatto il prodotto in lingua inglese di Netflix più conosciuto al mondo.
L’idea dei fratelli Duffer, sempre saldamente al comando, resta quella di unire fantasy, mistery ed effetto nostalgia, facendo degli anni Ottanta l’ambientazione storica ideale per portare in scena un racconto che, in questi nuovi episodi, sarà sempre più di formazione.
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Perché in Stranger Things 4, oltre che ovviamente alla nuova minaccia sovrannaturale che Hawkins dovrà affrontare, conta anche e soprattutto assistere alla crescita dei giovani protagonisti, che abbiamo conosciuto come bambini ma che ormai sono diventati adolescenti.
E sono cresciuti anche i personaggi di Nancy e Jonathan, coppia interpretata da Natalia Dyer e Charlie Heaton. E sono stati proprio loro, in un incontro con la stampa internazionale, a darci una prima impressione di quello che il pubblico vedrà tra una settimana.
Robert Englund, che a Freddy Krueger deve la sua popolarità mondiale.
“E’ una stagione molto più dark, la più spaventosa di quelle che abbiamo fatto”, ha avvertito Dyer, “ci sarà molto più horror”. Horror, nella cinematografia anni Ottanta, vuol dire solo una cosa: “Nightmare”. E Stranger Things 4 può vantare, tra i nuovi ingressi del cast, quello di“I Duffer fin dalla prima stagione si sono raccomandati di guardare ‘Nightmare’, perché c’era un certo legame con la loro storia”, ha confermato l’attrice, che ha anche ammesso di non essere grande fan del genere horror. “Lavorare con Robert Englund è stato incredibile, ha una grande energia. Tiene un monologo incredibile nel corso della serie: abbiamo avuto la fortuna di vedere come lavora, è stato gratificante”.
“Se la prima stagione era più simile a ‘I Goonies’, la quarta è più vicina a ‘Nightmare'”, ha aggiunto Heaton: anche per lui questa “è la stagione più sviluppata, si vede che stiamo arrivando verso la fine della serie. Cominciamo a capire cosa sta accadendo ad Hawkins, vediamo meglio tutti gli avvenimenti. Questa stagione inizia a prepararci al finale”.
Nella quarta stagione, Nancy e Jonathan vivono una relazione a distanza: lei ha intrapreso la carriera giornalistica ad Hawkins, lui si è trasferito con la famiglia in California. “L’evoluzione di Nancy è stata molto divertente”, ha sottolineato Dyer, “con il tempo si è preoccupata di tematiche sempre diverse, abbiamo seguito la sua crescita. E’ sicuramente stato un cammino molto interessante da vivere, l’evoluzione di un personaggio femminile forte”.
Cambiamenti in vista anche per Jonathan, ha assicurato Heaton: “Dopo aver lasciato Hawkins si sente sempre più diverso. Cerca di gestire le emozioni in modo diverso, ed ora ha un nuovo amico, Argyle (Eduardo Franco, ndr) che gli fa da psicologo, anche con l’aiuto di alcune piante medicinali. E’ stato interessante vedere questo cambiamento. Eduardo ha un’energia pazzesca che dà una carica nuova alla storyline della California, insieme ci siamo divertiti anche con la troupe sul set”.
I due attori, ovviamente, mantengono l’assoluto riserbo sulla trama dei nuovi episodi. Quel che è certo è che la parola d’ordine di questa quarta stagione è “crescita”: sia per la sceneggiatura che per i personaggi. “Mi piace questo nuovo corso della serie”, ha ammesso Heaton, che ha anche azzardato un paragone con la saga di Harry Potter. “C’è un’evoluzione in entrambi i casi, sia nella storia che tra gli attori. Alla fine la cosa più importante della serie sono i personaggi, non la trama. Una stagione non può essere potente se non lo sono anche i personaggi, ed è questo che piace agli spettatori: loro sono il nucleo della serie”.
I due interpreti concordano nell’ammettere che il fenomeno Stranger Things cresciuto negli anni ha aumentato la pressione sul set. “Sì, le prospettive sono aumentate, lavorare è molto più stressante”, ha detto Heaton, “quando un progetto diventa popolare, è molto più difficile da gestire. Ma ci aiuta il fatto che siamo una famiglia”. Aiuta anche il fatto di essere ascoltati: “Gli attori sul set possono sempre dare le loro idee. I fratelli Duffer sono molto aperti ai suggerimenti”, queste le parole di Dyer.
A tre anni di distanza e con una pandemia di mezzo, Stranger Things 4 si riallaccia alle vicende della terza stagione e ne propone di nuove, preparando il terreno al gran finale della quinta stagione, tant’è che già si parla di “inizio della fine”. “Non posso neanche immaginare come mi sentirò quando inizieremo a girare l’ultima stagione”, ha ammesso Heaton, “per i fratelli Duffer e per gli attori è stata una sfida, ma siamo stati premiati”.
La speranza, ovviamente, è che non si debbano aspettare altri tre anni per assistere all’ultima stagione: “Speriamo di non dover aspettare troppo”, è stato il pensiero finale di Dyer ed Heaton, “altrimenti rischiamo di diventare troppo vecchi per i nostri personaggi!”.