Stramorgan è un ‘mini one man show’ di Morgan (più straripante che mai)
Stramorgan ha debuttato con la prima puntata, lunedì 10 aprile 2023. Ecco la recensione su TvBlog
Stramorgan ha debuttato lunedì 10 aprile 2023, in seconda serata su Rai 2, con il primo appuntamento dell’annunciata visita guidata nella musica. Fin dal titolo, durante la promozione del programma, “Stramorgan” vedeva in scena Morgan affiancato da Pino Strabioli che ironizzava proprio sul titolo che includeva la parola “Straordinario”. Ma il cantautore specificava il senso reale: la fusione tra Strabioli e Morgan. La sensazione dopo aver visto la pria puntata è quella dell’interpretazione originale. Perché Morgan è, vuole, e diventa protagonista dello show. Pino Strabioli, da anni conduttore e guida (in solitaria) di numerosi speciali musicali in onda sulla Rai, si trova a dover dividere la scena con Morgan e la sensazione è che non sia facile trovare il giusto spazio. Anzi.
Morgan è un fiume in piena di racconti, aneddoti, musica, ego. Che lui sappia di musica e sia un esperto è evidente e non è nemmeno facile riuscire a condensare tutto il sapere, su un argomento, in poco più di un’ora. Per questo motivo si passa spesso da un’argomento all’altro, toccandone molti ma difficilmente riuscendo ad entrare in profondità
“Bob Dylan ha una canzone di Modugno nel cuore, Se Dio vorrà”. Ha chiesto cosa volessero dire le parole, si è fatto tradurre la canzone, ha scritto una lettera per Suze Rotolo e sono tornati insieme. Da questo racconto curioso, si passa ai cromatismi, poi si torna a Modugno con il significato dei concept album (parlando di “Con l’affetto della memoria”, disco che non ebbe successo). E nel passaggio Pirandello (con l’opera Liolà) e tragedia greca, ecco arrivare Paolo Rossi -che recita mentre Morgan canta- e Vinicio Capossela nella parte di Dioniso. Poi annuncia il suo nuovo disco, canta. Si torna ancora a Modugno con la “visita guidata di Vecchio Frac”, brano di Domenico Modugno, il ritorno di Vinicio Capossela e Morgan che canta Suspicious Minds di Elvis Presley. Tanti, troppi argomenti tutti spiegati, accennati, di fronte ad un pubblico in studio tra l’ammirato e lo spaesato. Troppi temi in poco tempo. E la sensazione è simile a quella di quando si usciva -ai tempi dei coprifuoco legato al lockdown- e si cercava di occupare le ore disponibili per poi accorgersi di aver passato una serata bulimica di cibo e parole.
StraMorgan è la conferma di due elementi chiave che caratterizzano il cantautore: la sua assoluta preparazione a livello musicale e la grande -enorme, invidiabile- autostima di se stesso. Insieme alla voglia di racconto e di cultura, il richiamo al suonare, al cantare, all’erudire il pubblico a casa porta lo stesso Morgan a dare vita ad una sorta di “one man show” in seconda serata, giustificato dal racconto di grandi cantautori (in questo primo caso Modugno ed Elvis Presley).
Morgan ha fame ‘di rivalsa’ e di attenzione, di un posto al sole che aveva trovato a X Factor ma che, probabilmente, gli andava anche un po’ stretto per l’impossibilità di esibirsi e di suonare dal vivo. “Stramorgan” è la sua panacea.