Chiude su Rai 2 Stracult. Giusti: “Non mi hanno chiesto nulla. E non mi hanno neanche parlato di ascolti”
Lunedì 23 novembre è prevista l’ultima puntata di Stracult Live Show. Il programma sarebbe dovuto ripartire a gennaio, ma non sarà così
Dopo vent’anni di storia lunedì 23 novembre potrebbe chiudere i battenti, in maniera definitiva, un programma storico per la seconda serata di Rai 2, Stracult. Ad annunciarlo a Repubblica è il “padre” della trasmissione, Marco Giusti, che si dimostra sorpreso per la scelta presa della direzione di rete:
Non mi hanno chiesto nulla. E non mi hanno neanche parlato di ascolti. Che devo dire, se le cose si vogliono fare, si fanno: ma non mi sembra questo il caso. Mi hanno anzi fatto capire che il programma potrebbe anche continuare un giorno senza di me.
Giusti non vuole scendere in aperta polemica con chi ha preso questa scelta, ma non si risparmia una sibillina risposta:
Non sono sicuro di avere grande affinità con questa Rai 2.
I due principali motivi che avrebbero spinto Ludovico Di Meo a questa scelta, secondo quanto riporta Antonio Dipollina nell’articolo di stamane, sarebbero riconducibili a una riduzione dei costi dettata dalla crisi Covid che colpisce anche la Rai – e porta ad alleggerire le produzioni meno remunerative dal punto di vista pubblicitario e degli ascolti (nelle ultime tre puntate gli ascolti di Stracult Live Show sono oscillati fra 1,38% e 3% di share, con una platea di circa 130 mila telespettatori) – e al fatto che Giusti maturi in concomitanza con il suo sessantasettesimo compleanno l’età pensionabile.
Giusti però non accetta le accuse di chi etichetta come vecchia la trasmissione, che conduce dal 2017 in pianta stabile con Andrea Delogu e Fabrizio Biggio,:
Presentiamo a ogni puntata i migliori film in uscita, RaiCinema intanto produce a tutto spiano con il paradosso che la Rai non avrà più un vero programma dove si parla dei film. E questo con le sale chiuse mentre muove tutto in altra direzione, girano produzioni a tre tamponi alla settimana allo staff pur di assicurare prodotti per lo streaming.
E sul finale non risparmia neppure una stoccata a due colleghi Rai:
Sorrido a pensare che quando sono entrato in Rai c’erano Bruno Vespa e Michele Guardì, ed erano già considerati un po’ antichi. Sono sempre lì e nessuno si pone alcun problema.