Home Notizie Storie Maledette, il termine “leosiner” entra nella Treccani. Franca Leosini: “Motivo di estrema gratificazione”

Storie Maledette, il termine “leosiner” entra nella Treccani. Franca Leosini: “Motivo di estrema gratificazione”

Il termine “leosiner” è entrato ufficialmente nell’enciclopedia Treccani.

pubblicato 7 Luglio 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 17:16

La polemica esplosa dopo il doppio appuntamento dedicato all’omicidio di Marco Vannini, con l’intervista ad Antonio Ciontoli andata in onda domenica 30 giugno e martedì 2 luglio 2019 su Rai 3, è ancora calda ma Storie Maledette, il programma condotto da Franca Leosini, può momentaneamente “consolarsi” con l’ennesima riprova di essere diventato, oltre che un programma di approfondimento giornalistico, anche un vero e proprio fenomeno di costume.

Il termine “leosiner”, neologismo con il quale viene appellato il fan appassionato di Franca Leosini, infatti, è entrato nell’enciclopedia Treccani. La definizione presente sulla Treccani è la seguente: “leosiner s. m. e f. (al pl. anche nella forma pseudoinglese in -s). (scherz.) Chi sostiene con entusiasmo la giornalista Franca Leosini”.

Franca Leosini, che in più di un’occasione ha ribadito il proprio orgoglio per essere riuscita a creare una nutrita fanbase di giovani telespettatori, ha espresso la propria soddisfazione anche in questo caso, con una serie di dichiarazioni condivise sui vari canali social di Storie Maledette:

Amici miei amatissimi,
essere presente nella pagine della Treccani, una delle enciclopedie di massimo prestigio al mondo, è per me motivo di estrema gratificazione.
Ma è tutti voi leosiners che devo ringraziare, ed è soprattutto a voi che va questo riconoscimento per il fondamentale sensibile appassionato sostegno con cui accompagnate il mio impegno professionale e umano.
A voi tutti ancora il mio grazie.
Vi stringo al cuore
Franca Leosini

Ovviamente, non c’è nulla di eccessivamente sbagliato nella creazione di certi neologismi, nonostante siano associati a trasmissioni televisive dedicate a tragedie, come non c’è nulla di male nel dichiararsi fan sfegatato di qualsiasi personaggio, a patto che l’ammirazione, però, non sconfini nel fanatismo (e il fanatismo, come sappiamo, non va molto d’accordo con l’obiettività).

Messo in chiaro ciò, quando arriverà il turno dei #quartograders e dei #chilhavisters?