Storie italiane: troupe aggredita in diretta, Eleonora Daniele chiama i Carabinieri
Storie italiane: l’inviata Carla Lombardi aggredita a Monterusciello di Pozzuoli, Eleonora Daniele chiama i Carabinieri
La troupe di Storie Italiane è stata aggredita stamattina nel quartiere di Monterusciello di Pozzuoli (Napoli), in via Saba, mentre era in collegamento per occuparsi del diffuso fenomeno delle occupazioni abusive delle abitazioni popolari. Nel corso dell’intervista, realizzata dalla giornalista Carla Lombardi e dal cameraman, a Raffaele, una delle vittime del fenomeno, l’occupante abusiva dell’alloggio, una donna incinta, prima ha inveito contro il gruppo, poi avrebbe chiamato con il cellulare parenti ed amici che sono passati alle vie di fatto.
Aggrediti i due inviati di Rai1, l’assegnatario dell’alloggio vittima dell’abuso con la sorella e l’avvocato. Nel parapiglia il collegamento è saltato (la Lombardi è stata successivamente raggiunta telefonicamente e ha raccontato di essere stata “assalita“, ma “stiamo tutti bene“) è andata distrutta la telecamera e gravi minacce sono state indirizzate al legittimo assegnatario della casa. L’episodio si è consumato mentre Storie Italiane era in onda. Dallo studio, come comunicato in tempo reale da una preoccupata Eleonora Daniele (“ho il cuore a mille“), sono state allertate le forze di polizia.
Il collegamento è stato successivamente ripristinato, con l’inviata Rai che ha spiegato:
Sono scesi degli uomini, forse chiamati dalla signora che occupa abusivamente l’abitazione, ci sono venuti addosso, dandoci spinte e botte. E noi siamo scappati, avevamo paura che le conseguenze fossero peggiori. Raffaele è stato minacciato.
Il sindaco, Vincenzo Figliolia, appena venuto a conoscenza dell’episodio, lo ha duramente condannato:
Piena solidarietà alla troupe di Rai1 balordamente aggredita questa mattina a Monterusciello mentre realizzava un servizio sulle occupazioni abusive degli alloggi. Mi auguro che le forze dell’ordine possano individuare i responsabili dell’inaudita e vile aggressione nei confronti di chi stava svolgendo il proprio lavoro. Siamo e saremo sempre dalla parte della legalità e di chi è stato privato di un diritto. Tant’è che stiamo già intervenendo per liberare gli immobili occupati d’accordo con Prefettura, Questura e forze dell’ordine sono stati stabiliti 30 sgomberi, di cui 15 già in esecuzione. Queste reazioni devono essere duramente condannate. Non esiste motivo per giustificare alcun tipo di violenza.
Intanto, ancora oggi è presidiato dalle forze dell’ordine l’isolato di via Saba dove si è verificata l’aggressione.