Storie dell’arte, da sabato 14 settembre alle 20.45 su Rai5 la rivoluzione copernicana di RaiCultura
Rai5 sotto l’egida di Rai Cultura propone un ciclo di dieci Storie dell’arte. Seguiranno altri documentari e speciali sull’arte
Rai5 continua a fare servizio pubblico puntando sulla cultura. L’idea è quella di un vero e proprio progetto divulgativo a tutto tondo, realizzato da Rai Cultura, che lancia una sfida alle satellitari Sky Arte e DeA Sapere.
Si parte questa sera con Storie dell’Arte, un racconto in dieci puntate di Marco Baliani scritto con Paolo Di Paolo, Isabella Donfrancesco, Enzo Sferra, con la consulenza di Alessandra Sette e Anna Villari, in onda ogni sabato dal 13 settembre alle 20.45 su Rai 5. Sono previste, inoltre, repliche in terza serata o in daytime su Rai1, anche in pillole.
A novembre, invece, si riparte con un documentario su Michelangelo, raccontato dal Direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci, a cui seguirà uno speciale sul Bernini. A febbraio 2015 partirà un tour tra i più importanti musei italiani, a cui si aggiungeranno le lezioni di storia dell’arte di Claudio Strinati e un viaggio alla scoperta delle bellezze dell’Italia.
Rai Cultura comincia dunque da stasera a presentare il proprio spazio dedicato all’arte, il luogo per un racconto d’autore – quello del drammaturgo e attore Marco Baliani – che accompagna i telespettatori attraverso alcuni topoi ricorrenti della nostra cultura visiva: la madre, il dolore, lo specchio, gli angeli, il colore rosso, due, Venere, il corpo dell’eroe, il sorriso, la città.
Sono solo alcuni dei punti di vista scelti per proporre capolavori di ogni tempo, individuati sulla spinta della memoria e della suggestione poetica. Una narrazione ricca di sorprese con due linee drammaturgiche che si intrecciano sostenendosi a vicenda, da un lato il racconto di Marco Baliani e dall’altro schede a sfondo storico indispensabili per una comprensione dinamica di autori e opere, svelando qua e là il racconto della storia ufficiale, con le sue logiche e le sue motivazioni, tra le pieghe delle vicende personali dei nostri maggiori artisti e dei loro capolavori.
Ed ecco la consapevolezza serena di Maria, Madonna del Parto di Piero della Francesca, accostata alla Madonna del Latte di Andrea Pisano, che poco più di un secolo prima aveva rotto gli schemi del gotico in un gesto di infinita tenerezza tra madre e figlio, posti vicini nel racconto alla Madre di Gino Severini e alla Materia, ritratto della madre di Umberto Boccioni, opere rivoluzionarie e sofferte a cavallo della Grande Guerra. Così come dal Cristo morto di Andrea Mantegna – osservato nell’allestimento di Ermanno Olmi per la Pinacoteca di Brera in compagnia dello stesso regista – il racconto si spinge fino al grande cinema con Mamma Roma di Pasolini.
Un percorso completo all’interno delle diverse arti salda a doppio filo la narrazione di queste Storie, sempre introdotte da suggestioni e brani letterari, cercando all’interno del particolare – visivo, sonoro, letterario – il fil rouge che nel tempo le ha depositate nella nostra memoria comune e nella nostra cultura.
La prima puntata di stasera è incentrata sul tema della madre che vede Marco Baliani esplorare il rapporto intimo tra madre e figlio attraverso una scelta di opere che, partendo dal sacro e da epoche più remote, giunge alle madri meno auliche dei contemporanei.