Home Rai 2 Storie di donne al bivio: il talk show “Belve wannabe”

Storie di donne al bivio: il talk show “Belve wannabe”

Dopo lo speciale del 9 settembre, Storie di donne al bivio è tornato in onda, in seconda serata su Rai 2, con la terza edizione.

12 Settembre 2024 18:42

Storie di donne al bivio è un programma che si fa fatica ad inquadrare.

Già dal titolo, così perentorio e categorico, è lecito aspettarsi storie che abbiano un qualcosa di eccezionale.

E invece, con tutto il rispetto ovviamente per le donne intervistate da Monica Setta, questo fantomatico bivio contenuto nel titolo del programma non si percepisce del tutto, anzi quasi per niente, facendo trasparire storie di donne sì degne di attenzione ma, in fin dei conti, normali, ordinarie.

È sufficiente pensare a Patrizia Groppelli, prima intervistata di questa terza edizione, che ha esordito così:

Prima di venire qui, ho pensato “Ma io cosa vado a raccontare… Penso di non aver mai avuto un bivio”.

Bene.

Storie di donne al bivio, quindi, è un comunissimo programma di interviste dove l’obiettivo primario sembra essere unicamente quello di rendere notiziabili più dichiarazioni possibili. Ci viene in mente un altro programma, sempre in onda su Rai 2, indovinate quale…

A Storie di donne al bivio, quando si può, si cavalca il gossip e dove è possibile, si prova a mettere pressione all’ospite nel tentativo di ottenere dichiarazioni che possano essere, appunto, rilanciabili altrove. Per carità, è l’obiettivo di tutte le interviste, certo, l’importante è che non diventi un’ossessione.

A differenza di Belve e di Francesca Fagnani, però, perlomeno Monica Setta non va a pescare a piene mani in altre interviste, non si traveste da cattiva, non percula l’ospite… Monica Setta fa le sue domande ed è attenta alle risposte dalle quali nascono altre domande. A Storie di donne al bivio, quindi, c’è ascolto.

Il risultato finale, però, sono semplici chiacchierate su amori, uomini, relazioni, carriere che non lasciano nulla di che al telespettatore anche perché, il più delle volte, il telespettatore appare quasi come un terzo incomodo, come se stesse origliando una conversazione tra amiche e non guardando un’intervista in tv.

Come a Belve, dove ormai vengono ospitati personaggi che di feroce non hanno niente, a Storie di donne al bivio, a mancare è proprio il bivio.

Tanta apparenza e poco contenuto.

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