Stefano De Grandis (Sky) a TvBlog: “Non prendo lezioni da Adani, vi spiego cosa è successo con Allegri”
Stefano De Grandis di Sky replica alle accuse di Lele Adani e chiarisce quanto accaduto giovedì scorso con l’allenatore della Juve Allegri
“Io sono disponibile ad ascoltare chiunque, ma faccio questo mestiere da 30 anni e non accetto lezioni da Adani e da chi fa questo mestiere da molto meno tempo“. Esordisce così Stefano De Grandis quando TvBlog lo contatta per avere la sua versione dei fatti rispetto a quanto accaduto giovedì scorso in diretta su Sky, al termine di Juventus-Nantes di Europa League. La risposta piccata dell’allenatore bianconero Massimiliano Allegri (“Queste sono caxxate, andate a vedere i numeri delle mie squadre, sono sempre state miglior difesa e secondo miglior attacco“) nei confronti dello storico giornalista di Sky, che rivolgendogli una domanda aveva tirato in ballo la teoria del corto muso, secondo cui – in sintesi – le sue squadre preferiscono vincere di misura, mettendo in secondo piano il bel gioco.
Allegri mi ha accusato di dire caxxate sostenendo che le squadre da lui allenate in realtà fanno tanti gol? Ovviamente non ne sono stato contento, ho provato a rispondere, ma c’era il satellite con conseguente leggero ritardo e lui mi ha parlato sopra. Avrei potuto scatenare una rissa, ma per me è importante che chi ascolta riesca a comprendere quello che si dice, non sarebbe stata una buona comunicazione. La domanda è stata capita male da Allegri. Che è stato maleducato e questo lo hanno capito tutti, mi pare. In conferenza stampa per questo si è parzialmente scusato.
Si è scusato anche privatamente?
No, non ci siamo sentiti. Ognuno si comporta come crede, è chiaro che io non ho gradito il suo atteggiamento irrispettoso. Così come ho trovato non rispettoso il comportamento di Antonio Cassano e di Lele Adani.
Partiamo da Adani che alla Bobo Tv, dopo aver dimostrato che la tesi di Allegri non corrisponde a realtà, ha detto che lei (non ha mai fatto il nome di Stefano De Grandis, ma il riferimento era palese, Ndr) avrebbe dovuto rispondere immediatamente.
Adani ha mostrato una grafica dalla quale si capisce che non è vero che le squadre di Massimiliano Allegri abbiano segnato così tanto. La stessa grafica – la stessa – l’abbiamo fatta vedere anche noi di Sky. Certo, non nell’immediato, ma neanche Adani l’ha mostrata nell’immediato. Adani sostiene che il 95% dei giornalisti che va in tv non è preparato… voglio vedere se in tempo reale lui sarebbe riuscito a tirare fuori quei dati e quella grafica. Adani ha fatto la stessa cosa che abbiamo fatto noi a Sky. Io so di non essere perfetto, so che avrei potuto replicare e mettermi a litigare con Allegri, come fatto in passato da Adani (il riferimento è a quanto accadde nel 2019 in diretta su Sky), ma non mi è sembrata la soluzione migliore, considerando anche che io ero lì in veste di ospite e i tempi per la risposta non li stabilisce l’ospite.
Adani aggiunge: “Allora se tu dici una bugia e mi faccio dire che dico delle ca**ate e sto zitto, e ho paura, cosa vengo pagato a fare?“.
Parla di pavidità – Cassano ha usato il termine ca*asotto – ma io non ho mai avuto paura. In 30 anni di carriera ho fatte tante interviste, ho litigato con Adriano Galliani, con Marcello Lippi, nessuno mi ha mai accusato di essere un pavido e non vedo perché dovrei esserlo adesso. Paura di cosa, poi?
La tesi di Adani – e di altri – in sostanza mi pare sia la seguente: il giornalismo sportivo sarebbe remissivo con la Juventus per paura di ritorsioni.
È una cosa inesistente. A nessuno di Sky, me compreso, è stato mai chiesto di fare una domanda in un modo o in un altro. O di tralasciare qualcosa. Nessuno di noi ha mai subito censura. La dimostrazione, nello specifico, è nel fatto che su Sky della questione corto muso se ne è parlato anche nei giorni a seguire. Ieri, per esempio, al Club si è espresso Costacurta.
Adani ha lavorato a Sky con lei per alcuni anni. C’erano stati problemi all’epoca?
Mai. Abbiamo sempre avuto un rapporto normale. Ma io anche adesso non ho alcun tipo di acredine nei suoi confronti. Certo, è particolare che tutti abbiano la verità in tasca!