Siamo in compagnia di Stefano Bollani per parlare della nuova edizione di Sostiene Bollani. Benvenuto su Tvblog Stefano.
“Abbiamo l’opportunità di ricordare che Sostiene Bollani ricomincia dopo due anni. Non sono sembrati due anni di assenza dallo schermo perché nel frattempo Rai3 e Rai5 hanno mandato spesso le repliche che, fra parentesi, sono uscite in un cofanetto con tre dvd prodotti dalla RaiEri. Ma la nuova edizione inizia, effettivamente, il 29 settembre. Andiamo avanti per sei puntate e siamo stati promossi: invece che a mezzanotte, andiamo in onda alle 11 su Rai3 dopo un bel programma come quello di Fabio Fazio e dopo una cosa terrificante che è il tg pieno di notizie orribili. Poi arriviamo noi che parliamo di musica e suoniamo musica. Il principio è sempre quello di due anni fa cioè fare jam session, avere ospiti musicali che giocano con me che sto lì a fare il conduttore e, tramite le musiche che suoniamo, prendere lo spunto per parlare di musica. Il programma sta un po’ a metà fra il divulgativo e l’entertainment come le cose che piacciono a me. Gli ospiti sono tantissimi: ogni volta avremo una sezione ritmica diversa, quindi il bassista ed il batterista che ruotano, ci sarà un attore che dialoga con me, moltissimi musicisti questa volta di calibro anche internazionale. L’ultima puntata, addirittura, la faremo da Torino e non da Milano e saremo con l’Orchestra Sinfonica della Rai. Non ultima cosa, ma è molto importante, saremo in diretta quindi tutto avviene lì per lì, come nelle migliori jam session”.
Gli ospiti della prima puntata chi sono?
“Gli ospiti della prima puntata sono particolari perché sono tutti pianisti. La prima puntata l’abbiamo dedicata al pianoforte che ovviamente è uno strumento che a me in particolare sta molto a cuore. Dunque abbiamo Francesco Grillo, Dado Moroni, Lorenzo Hengeller, e Antonello Salis che faranno vedere in pratica le varie sfaccettature che può avere lo strumento. Chi è il cantante che si accompagna al pianoforte, chi è un pianista classico, chi scrive la propria musica e chi invece è un pianista jazz: sono tutti e quattro molto particolari”.
3 minuti con… che cosa è?
La rubrica vuole essere una sorta di tribuna politica versione televisiva. L’ospite ha 3 minuti di tempo per parlare in totale libertà del programma e del proprio ruolo nel programma. L’intervistatore ha solo il compito di introdurre l’ospite, ricordare l’appuntamento tv e, qualora l’intervistato non usasse tutto il tempo a sua disposizione, porre una o al massimo due domande in maniera neutra, senza giudizio di sorta.
Obiettivi: capire se l’intervento dell’intervistato ha un peso sulla scelta finale del lettore; capire se l’intervento dell’intervistato è stato apprezzato dal lettore.