Home Stasera su La7d con Blade Runner The Final Cut in prima TV un inizio d’anno con Ridley Scott

Stasera su La7d con Blade Runner The Final Cut in prima TV un inizio d’anno con Ridley Scott

« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. »E’ la

di Hit
pubblicato 1 Gennaio 2011 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:13


« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. »

E’ la frase che l’androide Roy Batty dice al cacciatore di taglie Rick Deckard al termine di uno dei capolavori del cinema di fantascienza di sempre, parliamo di “Blade Runner” film del 1982, diretto da uno dei più grandi registi della cinematografia mondiale Ridley Scott ed in onda stasera alle 21:10 nella versione “The Final Cut” in prima TV su La7d. La trama della pellicola è nota: un cacciatore di taglie, Deckard, interpretato da un giovane Harrison Ford, riceve l’incarico di “terminare” un gruppo di 6 androidi, capitanato proprio da Roy, interpretato da un biondissimo Rutger Hauer, che hanno deciso di ribellarsi al destino loro assegnato dalla compagnia che li ha costruiti, la Tyrell Corporation. Essi infatti hanno una data di “morte” certa già scritta e la loro ribellione sta tutta nel trovare il modo di differirla il più possibile fino ad arrivare all’immortalità.

Ma proprio nella scena finale del film, su quel grattacielo di quella Los Angeles del 2019, piovosa e cupa ma allo stesso tempo estremamente affascinante, di fronte alla certezza di una fine imminente, prima di pronunciare la celebre frase, l’androide salva il suo carnefice, in un estremo gesto di generosità che, prima di morire, gli assegna la patente di essere umano. Un film che fa degli effetti speciali di Douglas Trumbull, Richard Yurich e David Dryer, il biglietto da visita per presentare qualcosa che va al di là di una pellicola cinematografica e che le splendide musiche di Vangelis rendono ancora più struggente.

Una pellicola che ci mette di fronte alla nostra paura di morire, alla generosità, all’amore, che Deckard arriva a provare per Rachel, la bellissima Sean Young, anche lei replicante, come lui stesso poi alla fine scopre di essere. Un film che ci mostra una società multirazziale, che come abbiamo visto va al di là della semplice genesi delle popolazioni, ma si sposta su di un’ aspetto che abbatte i confini dell’umanità. Una pellicola da vedere, ma soprattutto da rivedere, che nel primo giorno di un nuovo anno, acquista ancora più valore. Dopo il salto alcune sequenze del film.

La versione in programma stasera su La7d, come detto è la “Final cut”, versione restaurata digitalmente e rimasterizzata in prima TV, molto simile al Director’s Cut, che fu rimontato secondo il volere del regista nel 1993, undici anni dopo la sua prima uscita. Oltre ad essere stata tolta la scena finale “ecologica” e rassicurante, sono state aggiunte alcune piccole sequenze tra le quali quella in cui Deckard sogna l’unicorno, particolare questo che gli rivela di essere lui stesso un replicante e la soppressione del commento off che però a mio giudizio toglie alla prima parte del film quella atmosfera noir che contribuiva molto al fascino della pellicola.

Di seguito alcune immagini della celebre pellicola, per chi vorrà l’appuntamento è dunque per stasera alle ore 21 e 10 su La7d.

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