Rete 4 e l’access prime time: il problema non era la Palombelli
L’access di Rete 4 è in difficoltà. Dopo l’addio della Palombelli, la strategia adottata è stata una l’opposto dell’altra: si è partiti con la virata a destra, per poi passare alla Berlinguer. Forse a quell’ora, su quel canale, c’è semplicemente bisogno di altro
Il problema non era Barbara Palombelli. Lo si era intuito con Nicola Porro, chiamato a settembre a prendere il suo posto a Stasera Italia, e se ne è avuta la conferma definitiva con Bianca Berlinguer, a sua volta subentrata a Porro all’inizio del 2024, con tanto di cambio di nome alla trasmissione.
La strategia adottata da Rete 4 è stata una l’opposto dell’altra. Si è infatti partiti con la virata a destra, puntando su un Porro che ha mescolato lo stile aggressivo della sua ‘zuppa’ sui social a quello più contenuto di Quarta Repubblica. Un mix che ha finito col generare un ibrido che non ha accontentato nessuno, né i filo-governativi che si sarebbero aspettati un taglio più deciso, né gli anti-meloniani che, di certo, non hanno mai guardato con simpatia e ‘fiducia’ al programma.
Con l’arrivo di Berlinguer si è finiti concettualmente agli antipodi. Personaggio di ‘sinistra’ e con un cognome impattante, Bianca sembrava sulla carta la perfetta risposta a Lilli Gruber. I seguaci di Otto e mezzo, tuttavia, non si sono mossi da La7, con l’aggravante che ad allontanarsi è stata pure la gente di destra, che era stata in precedenza sedotta da Porro.
Due progetti, dunque, che non hanno avuto presa sul pubblico e che, per via di una staffetta davvero poco comprensibile, non hanno potuto attecchire e conquistare una fetta di fedelissimi capace di tenere alta la bandiera dell’access prime time di Rete 4.
Sarebbe allora il caso di rivalutare il lavoro della Palombelli. Mite ed apparentemente ‘trasparente’, aveva al contrario regalato istituzionalità ed equidistanza al contenitore, comunque sempre sconfitto da La7. Senza contare la riconoscibilità di un volto che attira ogni giorno un milione e mezzo di spettatori con Forum e ne porta a casa quasi 700 mila con lo Sportello, proprio sulla terza rete Mediaset. Insomma, una calamita il cui peso specifico è stato sottovalutato.
L’errore, evidente, è stato pensare che sfiorare quotidianamente il 5% fosse un limite, piuttosto che un traguardo accettabile e soddisfacente. Sommato ad un altro sbaglio, strutturale e datato, ossia convincersi che a quell’ora, su Rete 4, ci fosse la necessità dell’ennesimo talk show, che è andato a occupare lo spazio storicamente presieduto dalle soap. Tra un Tg2 Post, un Cavallo e la Torre, un Otto e mezzo e persino un Cinque Minuti di Bruno Vespa, il ritorno alla tradizione e alle telenovele, oggi più di ieri, non sarebbe così campato in aria.