“L’Indiana Jones della Rai”. Così Andrea Vianello ha ribattezzato Alberto Angela al Salone del libro di Torino, per lanciare la sua serie di cinquanta volumi editi da Rai Eri, in uscita settimanalmente per tutto il 2016. Il divulgatore di Rai3 ha rivendicato con orgoglio il suo successo:
“Penso che la divulgazione culturale abbia la sua collocazione ideale nel servizio pubblico. E finché sarà così non temo il richiamo di altre ‘sirene’. Anche perché la Rai è l’unica tv pubblica europea che manda in onda in prima serata, di sabato, un programma di divulgazione scientifica come Ulisse, un programma fatto tutto internamente e che dimostra che non basta avere dei format, bisogna avere delle idee”.
Alberto Angela ne ha approfittato per annunciare anche il ritorno su Rai1, il 9 giugno, con il padre Piero per Stanotte a Firenze. In questo nuovo speciale racconterà i luoghi della città toscana, sull’onda del grande successo di Stanotte al Museo Egizio, andato in onda l’estate scorsa.
Un viaggio notturno alla scoperta delle bellezza con personaggi come Oliviero Toscani, Giancarlo Giannini e Andrea Bocelli:
“Sarà la prima volta che la Rai utilizzerà una tecnologia di ripresa con una definizione superiore a quella del cinema e il programma è già stato acquistato anche da Arte”.
Sempre al Salone del libro Angela ha ripercorso oltre vent’anni di programmi e reportage in giro per il mondo, di camminate impreviste sulla lava (“Conservo ancora un pezzo di lava con l’impronta della mia scarpa”) o di porte che si aprono, improvvisamente, sul vuoto. E a Vianello che gli ha chiesto se soffra di vertigini, risponde:
“No, ma soffro della paura di avere le vertigini”.