Squadra Antimafia 3 – Intervista di TvBlog a Marco Bocci: “Calcaterra è antipatico ma si innamorerà anche lui”
Questa sera alle 21:10 su Canale 5 andrà in onda la quarta puntata della fiction Squadra Antimafia 3 – Palermo Oggi. Dopo avervi proposto l’intervista doppia a Simona Cavallari (Claudia Mares) e Giulia Michelini (Rosy Abate), abbiamo rivolto alcune domande all’attore Marco Bocci che interpreta il vicequestore Domenico Calcaterra. Bocci è insieme a Gianmarco Tognazzi
Questa sera alle 21:10 su Canale 5 andrà in onda la quarta puntata della fiction Squadra Antimafia 3 – Palermo Oggi. Dopo avervi proposto l’intervista doppia a Simona Cavallari (Claudia Mares) e Giulia Michelini (Rosy Abate), abbiamo rivolto alcune domande all’attore Marco Bocci che interpreta il vicequestore Domenico Calcaterra. Bocci è insieme a Gianmarco Tognazzi e Giuseppe Zeno tra i nuovi protagonisti della serie prodotta da Pietro Valsecchi per Taodue. In questa intervista l’attore di Marsciano parla del suo ruolo di poliziotto, svelando qualche retroscena sulle prossime puntate. Inoltre racconta del rapporto instaurato con gli altri attori del cast e dei progetti futuri.
Sei entrato quest’anno nel team di una fiction importante come Squadra Antimafia confrontandoti con attori che hanno partecipato alle prime due stagioni. Come ti sei trovato con loro?
“Mi hanno accolto tutti a braccia aperte, con tanto entusiasmo e tanto affetto. Non ho avuto nessuna difficoltà se si considera che, nel momento in cui ho accettato il lavoro, immediatamente una settimana dopo con il resto del cast siamo andati tre giorni in un agriturismo a leggere le sceneggiature. E di attore nuovo c’ero soltanto io. E’ stato molto bello, un grande affiatamento”.
Sei consapevole che il tuo ingresso di fatto sostituisce nel cuore delle telespettatrici un personaggio come Ivan Di Meo interpretato da Claudio Gioè?
(ride, ndr) “Non lo so, non è un passaggio così scontato. Ci vuole tempo. Ho visto per il momento le reazioni del pubblico che è molto affezionato a Squadra Antimafia e ho saputo che ci sono stati commenti molto positivi. Io sono entrato con un personaggio molto antipatico ma è come se lo spettatore vivesse con rammarico questa mia antipatia. Sto antipatico però nello stesso tempo la gente vorrebbe che fossi più simpatico, meno contro la squadra, meno contro i metodi della Mares. C’è una sorta di disperata ammirazione per Calcaterra”.
Che evoluzioni avrà il tuo personaggio nel corso della storia?
Che evoluzioni avrà il tuo personaggio nel corso della storia?
“Cercherà di accordarsi con Claudia Mares tentando di prendere tutto quello che è di buono e nello stesso tempo dare del suo, rimanendo sempre con il suo carattere e la sua personalità. Capirà che è inutile scontrarsi ma sarà utile per lui trovare dei compromessi. Questo nonostante perlomeno nelle prime puntate il suo ruolo sarà poco chiaro: nella puntata che va in onda stasera per esempio non si sa ancora se Calcaterra sia un poliziotto o uno corrotto e il sospetto da parte della squadra nei suoi confronti crescerà”.
Ci sarà una storia d’amore tra la Mares e Calcaterra?
“Non posso essere così preciso nel risponderti. Diciamo che pure lui, anche se già innamorato della moglie, si innamorerà di qualcun altro. Ma non vi dico di chi”.
Sei protagonista di Squadra Antimafia 3 ma recentemente hai partecipato ad un’altra serie di successo come Romanzo Criminale dove interpretavi un altro poliziotto, Scialoja. E’ un ruolo che ormai ti hanno cucito addosso.
“Spero proprio di no. In mezzo ne ho fatti anche altri di personaggi. Forse questi sono i più popolari. Calcaterra e Scialoja sono due poliziotti molto diversi con un differente approccio al lavoro. Non ho vissuto questo impegno dal punto di vista della professione o del personaggio ma piuttosto dal punto di vista umano e in maniera diversa entrambi sono rappresentativi di due caratteristiche differenti in questo ruolo”.
Tornando a parlare di Squadra Antimafia 3, tra gli attori c’è Giuseppe Zeno che spesso abbiamo visto in ruoli positivi e invece qui è un feroce camorrista. Ti piacerebbe passare dall’altra parte della barricata e diventare tu il cattivo della situazione?
“E’ una cosa che mi affascina però dipende anche dalla scrittura dei personaggi. A volte è facile o difficile interpretare un personaggio in base al ruolo che rappresenta all’interno di una storia. Mi piacerebbe farlo, ma non è che miri essenzialmente a interpretare un cattivo. Quello che più mi entusiasma è lavorare su un uomo che nel bene e nel male abbia un carattere, abbia tante sfaccettature, un personaggio compiuto, un po’ come è Calcaterra”.
Com’è il rapporto con gli attori fuori dal set?
“Assolutamente giocoso, ci siamo divertiti tanto durante le riprese e ci divertiamo ancora perchè ci frequentiamo abitualmente. Ho stretto degli ottimi rapporti con il regista, con Gianmarco Tognazzi, con Francesco Mandelli, con Giuseppe Zeno che già conoscevo perchè avevamo lavorato insieme e con Giulia Michelini. Insomma con tutti. Siamo talmente amici che con alcuni di loro abbiamo passato Pasquetta insieme”.
Sarai anche in Squadra Antimafia 4?
“Questo non posso dirlo, svelerei troppo sul finale di questa stagione. L’imprevedibilità è il fascino della serie. E’ riduttivo solo definirla fiction, direi che è una sorta di fanta-fiction visionaria, un termine che ho coniato perchè la reputo davvero all’avanguardia. Una delle poche serie che osa e azzarda giorno dopo giorno, sia in termini di scrittura che di regia perchè tutto può succedere. Si affrontano delle cose a volte veramente assurde, ma in maniera reale e credibile. E poi qui c’è una scrittura orizzontale, non tante storie come accade con la fiction tradizionale, con tanti personaggi ognuno con la propria personalità. Spesso si tende a raccontare una storia che nasce quella sera e finisce la sera stessa, in questa serie se ne racconta una sola in dieci puntate. Un concetto rischioso ma che, se apprezzato, crea un pubblico forte che si appassiona”.
Ripercorriamo un attimo i tuoi esordi. Che ricordi hai del tuo primo ruolo in tv nella soap Cuori rubati, un ruolo molto diverso da quello di oggi?
(ride, ndr) “Ero emozionatissimo! Se mi rivedo, vedo un ragazzino assolutamente fuori luogo che non c’entrava niente con quello che stava facendo soprattutto perchè era abituato ad un’altra forma che era quella del teatro, il primo sperimentale e dialettale. Mi sono ritrovato a fare una fatica pazzesca e soprattutto ottenendo un risultato del tutto discutibile. Ricordo l’emozione e l’adrenalina di recitare davanti ad una macchina da presa ed essere trattato come mai era successo prima”.
Ho saputo che sei il testimonial dell’Ente del Turismo della provincia di Perugia. Hai in progetto una fiction o un film da realizzare? Qual è il modo migliore per promuoverla?
“Più che un progetto è un sogno. C’è una cosa alla quale da un po’ di tempo sto lavorando, a volte in maniera più decisa altre nel tempo libero. Mi piacerebbe realizzare un film ambientato in un posto splendido come questo. Si tratta di una commedia triste, una storia drammatica. Riprenderò questo progetto non appena i tanti impegni me lo consentiranno”.
Ultima domanda, dopo questi sette mesi di Squadra Antimafia cosa bolle in pentola?
“Ci sono diversi progetti per l’estero e per l’Italia, tutto da combinarne con altri che partiranno sicuramente. Stiamo organizzando le tempistiche, non è semplice perchè c’è un lavoro che dovrò fare di certo ma dovrà essere coordinato con altri impegni. Non voglio dire di più anche per scaramanzia ma le proposte non mancano per fortuna”.
mb