Spot sui giochi: istituire una fascia protetta
E’ la proposta dello CNU, il Consiglio Nazionale degli Utenti, organismo dell’AgCom.
«Darò ai miei figli un futuro splendente», canta una delle signorine protagoniste del vergognoso spot del SuperEnalotto (visto in abbondanza durante il Festival di Sanremo). Come se giocare fosse l’unico modo per provarci, a dare un futuro migliore ai propri figli. E non è certo l’unico spot sui giochi: lo sa bene, chi guarda la tv, quanto siano frequenti anche gli spot sui vari casinò online, lotterie e simili.
Ora, il Consiglio Nazionale degli Utenti, dell’AgCom, ha presentato a Roma, nella sede dell’authority, una proposta per istituire una fascia protetta in cui vietare gli spot sul gioco.
«In Italia», ha ricordato Luca Borgomeo, Presidente del Cnu, «sono 500mila i minorenni che giocano. Vedere da mattina a sera, in tv, pubblicità di giochi induce loro e in generale i più deboli a giocare di più. La televisione dovrebbe dire che il gioco fa male alla salute e al portafoglio e che il banco vince sempre. […] Quello della Rai è un comportamento grave».
La proposta di Borgomeo arriva dopo la proliferazione degli spot sul gioco, e dopo che uno di essi (dedicato alla “prima volta”) è stato tolto dalla rotazione pubblicitaria.
«Eliminare la pubblicità del gioco in orari di protezione rafforzata e specifica», ha precisato uno dei consiglieri, Marco Ramadori, «non è una forma di proibizionismo, ma una forma di tutela per i minori».
Dal CNU si aspettano collaborazione del Governo. Ma visto che i giochi sono Monopolio di Stato, siamo proprio sicuri che il Governo vorrà collaborare?