Home Notizie Speciale L’Arena, Giletti “usa” il riscatto di Corona per fare attualità (in differita)

Speciale L’Arena, Giletti “usa” il riscatto di Corona per fare attualità (in differita)

Il fenomeno Fabrizio Corona ha visto confrontarsi da Giletti il legale Ivano Chiesa, Don Mazzi, Giampiero Mughini e Myrta Merlino

pubblicato 27 Dicembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 06:46

Fabrizio Corona dove lo metti sta. Quale miglior occasione che “rispolverarne” la parabola del riscatto in questo 2015, dedicandogli un blocco preregistrato de L’Arena.

L’ospite d’onore di Massimo Giletti è stato il legale dell’ex agente fotografico, Ivano Chiesa, che ha inevitabilmente tessuto le lodi del suo assistito:

“Un lavoratore straordinario, una persona intelligente. Quando l’ho conosciuto non avevo un’opinione positiva di lui. L’ho visto cambiato negli atteggiamenti. Il Corona che buttava le mutande dalla finestra non c’è più. Io ho incontrato un uomo originale, particolare, di grande profondità di pensiero e anche una persona di modi garbati, so che vi sembra strano. Se Corona fosse stato sconosciuto non avrebbe fatto ciò che ha fatto. Io sono stato facilitato nel mio lavoro da una parte, d’altra parte è un uomo di spettacolo e, quando ci sono troppe attenzioni su un caso giudiziario, si riscuote l’effetto contrario. Io stesso ho detto a Corona, se hai opportunità di far conoscere l’ingiustizia della tua vicenda a tutti, fallo. E’ stato già fatto un processo, non continuiamo. Se Corona è libero i magistrati sanno quello che fanno. E, in ogni caso, se sfora il limite orario gli revocano la misura”.

Non poteva mancare Don Mazzi con il suo contributo umanitario:

“Quando attorno lui non ha il teatro è un ottimo ragazzo. Ha una doppia personalità. Non è cattivo. E’ un bullo, è qualcos’altro, ma non è cattivo. A parte quello che ha sofferto in carcere, perché è di una sensibilità straordinaria con tutta l’irregolarità borderline, quando era da solo con i miei ragazzi gli voleva bene e ha vissuto come fosse uno di loro. Non ha avuto nessun privilegio. Quando io lo chiamavo e gli davo degli ordini non ha mai disobbedito, mai. Ha sempre risposto. E’ molto diverso essere bullo e essere incline a delinquere. Come fa l’avvocato Chiesa a difendere un diavolo? Io lo seguo, l’ho seguito e lo seguirò. Va costantemente migliorando. Che riesca a fare il suo lavoro, è intelligente, creativo e buono. Spero che faccia il padre. Mi ha fatto piangere quando il figlio ha detto ‘papà, andiamo a letto insieme’.”.

Intervento molto interessante è stato anche quello di Francesco Oggiani, giornalista che “per curiosità” ha seguito il corso di formazione di Corona di 300 euro:

“Siamo stati quasi 4 ore, ci hanno fatto accomodare in una sala alle 11 ed è arrivato intorno all’una e mezzo. Alla fine è durato un po’ meno di due ore il corso, quindi è venuto 150 euro all’ora. Io volevo capire cosa aveva da dire. C’erano consigli generici, inviti alla concretezza, al buonsenso e alla cattiveria, una delle doti che un imprenditore deve avere. A volte bisogna muoversi contro le regole e scavalcare gli altri”.

Il più scettico in studio è stato Giampiero Mughini, che ha avanzato il sospetto che Corona possa tornare a essere quello di una volta…

“Io non mi aspetto nulla. Gli auguro di non fare pasticci e di non continuare a giocare con un personaggio che a me sembra fasullo. Io ero grande amico di papà Corona, che ha creato uno stile, ha venduto i giornali, è stato con Montanelli. Quindi mi dispiace che il figlio che porti il nome abbia fatto tali cazzate”.

Myrta Merlino, autrice del libro Madri con un’intervista a Gabriella Corona, ha sottolineato la grande dignità della mamma:

“La madre, una donna normale finita in un girone infernale, ha difeso suo figlio da madre. Lei si rimprovera di essere una madre ammalata di troppo amore. A tre anni Corona stava per morire, ha avuto una malattia tremenda. Lei ha avuto un istinto fortissimo, l’ha portato a Catania a casa sua e lì hanno capito cosa succedeva, aveva questo favismo che, se mangi fave o piselli, ti abbassa i globuli rossi. Con una trasfusione lo ha salvato. Lei lo ha salvato dalla morte e ha creato questo rapporto esagerato, lo ha partorito due volte. Il suo problema è che lui è molto bello e vive in quella Milano da bere e pensa che tutto è facile e a portata di mano, muore suo padre e finisce in carcere. Questa madre va in televisione per difenderlo a fare cose che non ama fare. Lui ha avuto un atteggiamento da bullo sempre, si è fatto odiare. La severità, nel caso di Fabrizio, è stata massima. I reati ci sono, ma Corona si è comportato in un modo che ha fatto arrabbiare tutti. La madre mi dice che lui ogni mezz’ora diventa un’altra persona con lei. Lui ha un demone dentro, ha due persone in una. Non può diventare un eroe negativo, l’idolo dei giovani. I ragazzi devono sapere che quel tipo di scorciatoia, arrivare al successo con i gossip, gli imbroglietti, le discoteche non serve. Nella vita normale prima si suda, poi si vince”.

Umberto Brindani, il Direttore del settimanale Oggi, ha chiuso con un commento agrodolce e profetico:

“Il vizio più negativo è che ha cominciato a fare esattamente la vita di prima, spero vada verso un altro lavoro”.

Altrettanto mitica la chiosa di Mughini:

“Il bancario?”.