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Spagna: diritti tv cari, niente partita della nazionale in tv. C’è la crisi

La nazionale di calcio spagnola è la migliore squadra al mondo, forse la migliore “di tutti i tempi”. Lo dicono i risultati: un europeo, un mondiale e l’europeo immediatamente successivo (noi italiani ne sappiamo qualcosa). Bene, la prossima partita della Spagna, quella di qualificazione ai mondiali 2014 in Brasile, potrebbe non essere visibile su alcuna

pubblicato 10 Ottobre 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 01:09

La nazionale di calcio spagnola è la migliore squadra al mondo, forse la migliore “di tutti i tempi”. Lo dicono i risultati: un europeo, un mondiale e l’europeo immediatamente successivo (noi italiani ne sappiamo qualcosa). Bene, la prossima partita della Spagna, quella di qualificazione ai mondiali 2014 in Brasile, potrebbe non essere visibile su alcuna tv del paese. Sembra incredibile, ma la notizia è proprio questa. Non è stato raggiunto alcun accordo per l’acquisto dei diritti tv di trasmissioni di Bielorussia – Spagna, in programma venerdì, almeno per le reti televisive spagnole.

Nessuna emittente ritiene economicamente conveniente investire 1.5 milioni di euro per mostrare ai tifosi una gara in trasferta (dal risultato sulla carta piuttosto scontato) all’interno di un torneo di qualificazione anch’esso scontato tenendo conto che la Spagna, escludendo un cataclisma, ai Mondiali 2014 ci andrà. La cifra richiesta dalla Sportfive, la società intermediatrice che cede i diritti della Fifa, è ritenuta troppo alta nonostante sia stata “scontata” dai 3 milioni di euro inizialmente richiesti.

La crisi economica non consente di vendere una quantità di spazi pubblicitari raccogliendo sufficiente denaro per coprire questa spesa, anche quella con il prezzo di saldo al -50%. Telecinco, la rete spagnola controllata da Mediaset, che detiene i diritti per le partite in casa (43 milioni di euro all’anno) aveva già fatto “uno sforzo” in occasione della sfida dell’11 settembre contro la Georgia, ma ora non ritiene di potere e dovere spendere altro denaro: sarebbe una violazione dei criteri di redditività che qualsiasi acquisto dovrebbe rispettare.

Sarà davvero così? Arriverà all’ultimo momento un’ulteriore riduzione del prezzo oppure un altro network disposto ad accontentare le richieste? Staremo a vedere, ma a tre giorni dal match la soluzione sembra lontana. Forse sarebbe il caso di iniziare a ribassare le valutazioni di certi diritti televisivi prima che il sistema arrivi il collasso: non è detto che certi prezzi rimangano validi sempre e possano salire all’infinito, soprattutto se il resto dell’economia è in piena recessione.

Foto | © Getty Images