South Park bocciato da Apple: niente applicazione per iPhone
Una notizia a meta’ strada tra MelaBlog e TvBlog. Tutti coloro che possiedono un iPhone sanno che e’ possibile scaricare (gratuitamente o a pagamento a seconda del titolo) una serie di applicazioni aggiuntive da far girare sul telefono, questo da una specie di negozio “online” chiamato Application Store e gestito direttamente dall’azienda di Cupertino. Chiunque
Una notizia a meta’ strada tra MelaBlog e TvBlog. Tutti coloro che possiedono un iPhone sanno che e’ possibile scaricare (gratuitamente o a pagamento a seconda del titolo) una serie di applicazioni aggiuntive da far girare sul telefono, questo da una specie di negozio “online” chiamato Application Store e gestito direttamente dall’azienda di Cupertino. Chiunque puo’ diventare “sviluppatore di software”, inviare ad Apple il proprio lavoro per vederlo poi in vendita sullo store. I ricavi vengono spartiti tra l’azienda e lo sviluppatore.
Questo e’ esattamente cio’ che hanno fatto i creatori di South Park che a Ottobre 2008 hanno inviato ad Apple un semplicissimo applicativo per vedere alcune brevi clip video gratuite in streaming e altri stupidi giochetti (wallpapers, quiz ecc.) in linea con i temi e i personaggi trattati nella serie animata. Peccato che un paio di giorni fa sia arrivata la risposta di Apple: picche. L’applicativo, che avrebbe fatto compagnia ad altre migliaia di “inutili” programmi, non verra’ messo in vendita.
Rivelano i creatori e gli sviluppatori: “Abbiamo annunciato l’arrivo dell’applicazione di South Park a Ottobre, quando l’abbiamo inviata ad Apple per l’approvazione. Dopo un paio di tentativi, ci hanno detto che il software e’ stato rifiutato perche’ – stando a quanto riferito da Apple – conteneva materiale “potenzialmente offensivo”. Anche se Apple stessa in seguito ha precisato che questo standard potrebbe “evolvere” visto che anche lo store musicale iTunes ha iniziato a mettere in vendita canzoni con linguaggi proibiti.” Pero’ niente da fare per ora per i fan di South Park e peccato perche’ sembra che il software fosse molto ben fatto.
Evidentemente Apple, che in questo caso si e’ comportata in modo un po’ troppo bacchettone, ha ritenuto pericoloso e politically incorrect distribuire sulla propria piattaforma cio’ che – di fatto – va in onda ed e’ seguito ogni settimana da milioni di americani. Forse sarebbe il caso di citofonare a Cupertino per informarli che gli utilizzatori di iPhone sono bambini…abbastanza cresciuti.