Può dirsi soddisfatta, Raitre, dei risultati di “Sostiene Bollani”, lo show della seconda serata della domenica che, da metà settembre e fino al 23 ottobre, impegnerà Stefano Bollani e Caterina Guzzanti nel tentativo di diffondere ad un pubblico mainstream un genere musicale di nicchia come il jazz. Con una media, finora, di oltre mezzo milione di telespettatori ed una share del 7,4%, il musicista milanese ha centrato il bersaglio. TvBlog gli ha rivolto alcune domande sul programma, sulla collaborazione con la Guzzanti, sulle fortunate incursioni pomeridiane di “Quelli che il calcio” e su una possibile seconda stagione del programma.
Nel suo programma sembra abbia voluto portare la stessa improvvisazione che c’è nel jazz, soprattutto nella conduzione e nel dialogo con gli ospiti. E’ così?
“C’è tanta improvvisazione, sì. Ci diamo una struttura, abbiamo cinque autori, decidiamo con gli ospiti cosa fare mentre per quanto mi riguarda quando intervengo e quando mi relaziono con Caterina Guzzanti improvviso parecchio. Lo faccio in musica ed ho voluto fare così anche tv.”
A proposito della Guzzanti, com’è la nata la collaborazione tra voi due? Sembrate un po’ una strana coppia…
“E’ una strana coppia sulla carta, nel senso che siamo rodando e migliorando di volta in volta. Caterina sta trovando il suo ruolo. Lei, a proposito dell’improvvisazione, voleva provare molto di più e si è scontrata con uno che improvvisa e che non ha molta voglia di provare. Si sta rivelando un grandissimo talento nell’improvvisazione. Ed è lei che dovrebbe fare la conduttrice e non io, che dico solo i nomi degli ospiti. Anzi, quando mi hanno proposto il programma ho pensato subito a lei.”
Spesso il nuovo “Quelli che il calcio”, condotto da Victoria Cabello, ha fatto delle incursioni pomeridiane nel vostro studio mentre facevate le prove. Pensa che questa sorta di “crossover” vi abbia portato un po’ di pubblico in più, magari anche persone che forse non sarebbero state a conoscenza del programma?
“A noi hanno fatto comodissimo…”
Ci saranno altre incursioni la domenica pomeriggio?
“Credo di sì, ne ho sentito parlare poco fa, sarà l’ultima possibile, perchè noi tra poco finiamo mentre ‘Quelli che il calcio’ continua. Ci siamo divertiti, è giusto che ci siano queste incursioni, siamo la stessa azienda.”
Alla luce dei buoni risultati, possiamo parlare di una seconda stagione di “Sostiene Bollani”? Se sì, quando?
“Non sappiamo ancora, io non mi sono tenuto libero a breve termine, sono pieno di impegni. Però forse in futuro, anche prima della fine della stagione, o l’anno prossimo. Vorremmo studiare un sistema per non deludere i telespettatori: il programma è andato molto bene, nonostante l’orario, ed i cambiamenti per me sono sempre necessari ma vanno fatti bene.”
L’orario: non preferirebbe andare in onda prima delle 23:55?
“Sarebbe bello andare in onda un’ora prima, però non di più. Poi diventa pericoloso, ti scontri con la fiction e con la tv generalista, corazzata, meglio lasciare stare.”
Non è ancora tempo per un programma musicale come il suo in prima serata?
“Secondo me ci dovrebbe essere la musica in prima serata, ma so che per i dirigenti è difficile farla accettare. La musica è sempre una Cenerentola in tv…”