Sochi 2014, il Coni risponde a Marano, vice DG Rai: “Sky fenomenale: senza loro non vedremmo le Olimpiadi in tv”
“Sono sbalordito, il dg Gubitosi si è scusato“, ha detto oggi Malagò alla Gazzetta. “Marano ha dato la colpa al giornale, ma ci credo poco“. E ricorda che i diritti delle Paralimpiadi, ‘andati’ alla Rai, sono gratuiti.
Continua sulle colonne della Gazzetta dello Sport la querelle Rai – Coni innescata ieri da un’intervista del vice DG della Rai Antonio Marano, scagliatosi contro gli ‘accordi’ stretti tra il Coni e Sky per la trasmissione delle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014, che avrebbero non solo estromesso la Rai, ma testimoniato dello ‘scarso interesse’ della politica per la Tv di Stato.
“Sbaglia chi dice che Sky è la casa dello sport. Sky è l’attico, noi siamo il condominio”
aveva detto ieri irato il vice DG Rai al quotidiano sportivo, aggiungendo che riteneva
“osceno che un evento come l’Olimpiade vada anche minimamente in pay”.
La risposta del Presidente del Coni Giovanni Malagò non si è fatta attendere e sempre tramite Gazzetta risponde a Marano in maniera netta, deciso a fare chiarezza, una volta per tutte, sulla questione dei diritti tv di Sochi 2014.
“La verità è che se non ci stava l’attico non si vedeva nemmeno un fotogramma delle Olimpiadi. Sky ha tirato fuori 155 milioni di euro per i diritti di Londra 2012 e di Sochi 2014, e qui ci ha addirittura garantito, attraverso il canale Cielo, la visione dei Giochi in chiaro. Non sono bravi, sono fenomeni. E bisogna dir loro grazie tutta la vita”.
Più chiaro di così. Malagò non risparmia un affondo a Marano, che ieri ‘vantava’ la trasmissione in Rai “di tutte le Paralimpiadi in chiaro, non meno importanti dei Giochi Invernali“:
“Lo so pure io che la Paralimpiade è importante. Solo che i diritti delle Paralimpiadi sono gratis. Non costano un euro”.
Verrebbe da dire ‘colpito e affondato’. Dichiarazioni ‘tombali’, dunque, che arrivano dopo una giornata di ‘sbigottimento’ per il Presidente del Coni, stupito dalle dichiarazioni del Vice DG Rai, considerati anche gli stretti rapporti col DG Gubitosi, amicali e professionali:
“Luigi Gubitosi è un mio carissimo amico. Lunedì scorso eravamo insieme all’Aniene (…) e ci siamo ritrovati a parlare di tutte le sinergie Rai-Coni che ci accompagneranno nei prossimi mesi e poi per altri due anni fino ai Giochi di Rio 2016. (…) abbiamo concordato di fare una bella conferenza stampa di presentazione nel Salone d’Onore del Coni. [Poi] compro la Gazzetta e mi trovo quel po’ po’ di intervista. Una cosa senza senso. Illogica. Una vera e propria provocazione. Sì, sbalordito è la parola giusta. Ma forse non sufficiente”
Scatta anche qualche retroscena:
“Ho telefonato a Luigi. Mi ha detto: “Sono mortificato, non ci sono parole. E da signore qual è, si è scusato. Poi ho telefonato a Marano. Che, ci tengo a sottolinearlo, è un ottimo professionista ed era, anzi è, anche lui un mio amico. Gli ho detto: “Ma che ti è passato per la testa? Ma sei impazzito?”. Si è giustificato dicendo che era colpa della Gazzetta. Ma ci credo poco”.
Insomma, senza Sky non ci sarebbe stato neanche un fotogramma olimpico da Sochi 2014, dice Malagò. Quest’anno ci pensano Sky e Cielo: e si inizia il 7 febbraio. La Rai può solo pensare a far bene le Olimpiadi di Rio del 2016.