Uno cresce con pochi topoi televisivi nella vita. Villa Gherardi, la Locanda Bonelli, il lungolago. Poi, in una sera, puff. Le Iene (qui l’intera puntata Live) ti riportano alla triste realtà. E, soprattutto, a una domanda che non avresti voluto porti: come campano gli ex attori di Vivere? O, meglio, come si guadagnano da vivere quelli che non sono rimasti amici di Carnacina, al punto da essere riciclati a Centovetrine?
Le Iene ci hanno messo un anno a partorire questa parodia, visto che Davide Parenti – ispirato da un servizio sulla crisi degli attori di soap – la annunciava in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni prima della scorsa edizione, un anno fa:
“Gli attori avranno dei ruoli molto particolari e ci saranno varie guest star”.
Ingenuamente, allora, il sottoscritto aveva pensato a un clone dell’omonimo Sopravvivere della Premiata TeleDitta, che vedeva lo stesso cast di Vivere prestarsi allo sfottò nel pieno del successo della soap.
Invece qui lo sforzo satirico è più sottile e sublime, oltre che pienamente ienesco: a sei anni dalla chiusura di Vivere vediamo la disperazione vera dei suoi divi spacciata per parodia, l’ex attore che si presta allo sputtanamento totale pur di tornare sulla cresta dell’onda e riguadagnare qualche spicciolo in tv.
In apertura, in bianco e nero Francesco Pannofino recita un mesto voice over, mentre scorrono le figurine dei conduttori tv:
“La tv italiana è in crisi totale, i grandi budget non esistono più e gli ascolti calano a picco, il Grande fratello brucia, l’Isola dei famosi è scomparsa dai radar e il varietà con nani e ballerini si è estinto, costa troppo. E le casalinghe sono sempre più disperate. Vivere, ad esempio, ve la ricordate? La soap made in Italy, in onda su Canale5 per 2128 puntate, cancellate per sempre, come le storie dei suoi ricchi protagonisti. Ah, che nostalgia… Quindi, se dal 1999 al 2008 c’era Vivere, oggi vi diamo il benvenuto alla prima soap opera delle Iene, Soapravvivere”.
Com’è andata a finire? A quanto pare il lago di Como è stato prosciugato dallo spread e i protagonisti, per sopravvivere, si sono dovuti reinventare. Vi ricordate Giovanni Bonelli, il locandiere perfetto? Ebbene, con la crisi i ristoranti sono vuoti. Il Bonelli, per non finire in mezzo alla strada, ha tramutato la sua sala ristorante in una sala slot. E non è tutto, con i proventi si è buttato nel traffico degli stupefacenti. Per riversare in strada la sua coca ha un esercito di pusher insospettabili.
Il Commissario Vincenzo Leoni, dopo i tagli al pubblico impiego – lo stipendio non bastava più – è finito indagato per corruzione. Da qualche mese è uscito di galera e Bonelli gli affida i suoi clienti più preziosi, come Leone di Lernia.
E’ questo il segreto di Soapravvivere: gli attori di Vivere recitano consapevolmente, gli altri sono sul set a loro insaputa, aggratis, come protagonisti inconsapevoli.
Tutto questo può essere stato partorito solo da una mente televisiva malata: andare a riesumare Biagio Ceracchi, massaggiatore un tempo richiestissimo e ora distrutto dai centri cinesi a basso costo, per giunta facendolo presentare ai provini di X Factor o accusare il vero Valerio Scanu di plagio, è da veri geni del male (di Vivere).
Una narrazione del genere dovrebbe essere portata nelle aule universitarie. Quando Bonelli impreca con ‘Che cazzo dici, porca puttana’ e Regina diventa una milf che ammalia Sgarbi pensi già che si sia toccato l’apice della genialità. Poi arriva quel patriarca di Alfio Gherardi, oggi scaricato dalla moglie Letizia dopo lo scandalo escort. E lo vedi ricandidarsi sindaco del comune di Gnocca, irrompendo in un evento pubblico con un appello disperato:
“La vera creatività, credetemi, è Soapravvivere, dobbiamo esercitarla tutti noi ogni giorno”.
Ecco che, le Iene, ultimamente ripetitive, tornano a regalarti un orgasmo inatteso.
Soapravvivere, le foto degli ex attori di Vivere nella parodia delle Iene