Smart Panel: Mediaset ironizza, Auditel: “Legittimo”, Sky precisa: “Non è strumento alternativo, ma integrativo”
Le reazioni di Mediaset e Auditel alla notizia della sperimentazione da parte di Sky di un nuovo sistema di rilevamento degli ascolti tv
Non si sono fatte attendere le reazioni degli interessati all’indiscrezione su Smart Panel, il sistema di rilevamento degli ascolti tv sperimentato da qualche settimana da Sky con la prospettiva di 10 mila famiglie come gruppo d’ascolto, tutte abbonate alla pay tv.
Dagli ambienti Mediaset, fa sapere Adkronos, arriva un commento che ridimensiona l’iniziativa dal network di Murdoch; con ironia si fa notare che “se cominciamo così ogni giocatore in campo si fa la sua classifica ma questo non è possibile, le classifiche non le può fare chi scende in campo”.
Molto più precisa e dettagliata la replica di Auditel, affidata al direttore generale Walter Pancini:
È più che legittimo che Sky vari un suo strumento interno di rilevazione a fini editoriali, ricavando dai propri abbonati quanto gli può servire per una più precisa visione degli esiti della propria offerta, ma tutto questo non è in competizione con Auditel.
Parole di fatto confermate da Sky, che precisa che si tratta di “uno strumento non alternativo ma integrativo rispetto all’Auditel”.
Pancini aggiunge, a sostegno della tesi secondo cui Smart Panel non può sostituire Auditel:
Qualsiasi dato sugli abbonati Sky, pari al 20% della popolazione italiana, non può certo sostituire quanto fornisce l’Auditel, non può consentire di rappresentare il comportamento complessivo degli utenti televisivi in Italia. A dimostrarlo, banalmente, c’è il fatto che la stessa Sky continua a essere in Auditel, continua a sedere all’interno del Comitato tecnico di Auditel ed a portare il suo contributo all’evoluzione del nostro sistema di rilevazione.
Pancini osserva inoltre che “in Inghilterra Sky ha già un analogo strumento e non per questo è uscita dal corrispettivo inglese dell’Auditel, a dimostrazione che queste due cose non sono alternative fra loro” e rivendica che “i dati dell’Auditel hanno una credibilità che non viene messa in discussione” anche perché “il nostro sistema è lo stesso usato nei paesi più avanzati del mondo e si muove per seguire i contenuti oltre lo schermo televisivo”.
Eric Gerritsen, vice presidente esecutivo di Sky Italia per la Comunicazione e gli affari istituzionali, pur ribadendo le critiche per la lentezza con cui si muove Auditel, precisa:
Il punto è che noi abbiamo bisogno di capire quali sono i comportamenti dei nostri abbonati e purtroppo gli attuali schemi di rilevazione sono un pò vecchiotti, abbiamo più volte sollecitato Auditel ad essere più innovativi ma la risposta ci sembra un pò lenta, quindi ci muoviamo noi, con uno strumento non alternativo ma integrativo ripetto all’Auditel.
Insomma, Smart Panel altro non è che un sistema di ritorno dati attraverso il decoder Sky, con adesione volontaria delle famiglie coinvolte. Gerritsen chiosa:
Oggi tra digitale terrestre e satellitare ci sono parecchie centinaia di canali e se il campione non è in grado leggere quello che succede su questi canali per noi è un problema. Le abitudini di consumo della tv sono cambiate, basti pensare che nei fine settimana la Formula Uno, come il calcio, viene seguita da circa 600mila persone sui tablet. Noi dobbiamo misurare gli effetti del cambiamento, nel dettaglio. Non miriamo ad una sorta di autonomia dall’Auditel ma abbiamo bisogno di capire puntualmente quali sono i comportamenti degli spettatori: all’interno del panel Auditel ci sono circa 1.000 famiglie Sky, non ci basta, dobbiamo essere più ‘granulari’ puntiamo ad un panel di almeno diecimila famiglie e contiamo di raggiungerlo, di andare a regime, per la fine dell’estate.
Per la cronaca i dati raccolti quando il sistema sarà ultimato, verranno certificati da Deloitte, ma, almeno per ora, non è previsto che siano resi disponibili pubblicamente.