SkyGo? Non funziona su iPad e iPhone con jailbreak
Sky Italia ha scelto: la sua applicazione per vedere 25 canali anche in mobilità non funzionerà più su dispositivi che hanno subito modifiche al sistema operativo originale fornito dal produttore. Questo, in parole povere, significa che iPad e iPhone sui quali è stata effettuata la procedura di Jailbreak e dispositivi Samsung sottoposti al “rooting” non
Sky Italia ha scelto: la sua applicazione per vedere 25 canali anche in mobilità non funzionerà più su dispositivi che hanno subito modifiche al sistema operativo originale fornito dal produttore. Questo, in parole povere, significa che iPad e iPhone sui quali è stata effettuata la procedura di Jailbreak e dispositivi Samsung sottoposti al “rooting” non potranno visualizzare nessun tipo di contenuto di Sky ad eccezione di Sky Tg 24. La decisione giungerebbe per “proteggere il valore dei contenuti”: in pratica Sky non si fida di cosa si potrebbe fare dei suoi streaming sfruttando un apparecchio con modifiche software che consento di fare molte più cose rispetto a quanto consentito dai sistemi operativi originali.
Inutile prendersi in giro: partendo da un iPhone o da un iPad jailbreakati l’utente potrebbe avere maggiore libertà di quella che la pay tv vuole consentire agli abbonati che da qualche mese possono sfruttare l’offerta in mobilità per godere di contenuti pregiati e che a partire da settembre avranno anche la possibilità di vedere tutto lo sport di Sky anche con la copertura 3G in piena mobilità, senza bisogno di una connessione Wi-fi.
La decisione, come ovvio, non può far piacere ai tanti utenti che hanno deciso di sfruttare (a loro rischio e pericolo) la possibilità di “piratare” il dispositivo mobile Apple o Samsung per utilizzarlo al massimo pur senza la copertura ufficiale della casa produttrice. I due colossi non amano i device modificati, a volte negando l’assistenza in garanzia, ma effettuare il Jailbreak o il Rooting è di fatto del tutto legale persino negli USA, paese con una legislazione molto attenta agli interessi delle corporation.
Sky non ha intenzione di garantire la funzionalità della sua app su dispositivi che non rispettino le caratteristiche, anche software, previste dalle case produttrici. In attesa di un qualche fix, che non tarderà ad arrivare conoscendo le abitudini degli amanti del jailbreak, gli utenti abbonati sono costretti a riportare alle impostazioni di fabbrica i loro device se vogliono continuare a fruire dell’offerta in mobilità di Sky.
Questione rilevante, per carità, ma mai quanto il timore che parte dei contenuti di Sky Go diventino a pagamento nelle prossime settimane. Una dicitura in piccolo in uno degli spot mandati in onda in queste settimane su Sky non esclude la possibilità, staremo a vedere se in futuro gli abbonati dovranno corrispondere un extra per godere dei contenuti sui dispositivi mobili (anche quelli che non eseguono “codice non autorizzato”).