Sky Vivo – Sesso dopo il matrimonio
Quando c’è da parlare di sesso in tv (e non solo) ogni scusa è buona. Su Sky Vivo dallo scorso luglio è in onda ogni martedì alle 23 “Sesso dopo il matrimonio“, traduzione di “How to have sex after marriage“, format inglese del 2007 trasmesso su Five e su TVNZ in nuova Zelanda. Una storia
Quando c’è da parlare di sesso in tv (e non solo) ogni scusa è buona. Su Sky Vivo dallo scorso luglio è in onda ogni martedì alle 23 “Sesso dopo il matrimonio“, traduzione di “How to have sex after marriage“, format inglese del 2007 trasmesso su Five e su TVNZ in nuova Zelanda.
Una storia di una coppia mediamente sfortunata dal punto di vista estetico e sentimentale che grazie all’aiuto di tre esperti cerca di ritrovare la strada dell’amore, per dare una netta spolverata alla vita sessuale. Dopo un’infarinatura sulla storia generale della coppia Anjula Mutanda (un nome che è tutto dire), psicoterapista relazionale dal fare alla “Sex and the city”, affiancata dagli assistenti Sam Van Rood, esperto in appuntamenti (?) e Catherine Townsend, scrittrice a tematica sessuale e giornalista, si impegnano in 10 giorni per ridare significato ad una storia d’amore alla deriva.
Tre i fattori di valutazione reciproca: sentimento, aspetto fisico e sesso. Ognuno dei parametri ad inizio puntata dovrà essere votato da un partner giudicando l’altro. E spesso, provate a immaginare, è tutto un disastro di 1 e 3 e 6 scarsi. I due vengono poi divisi e isolati per sette giorni: obiettivo riflettere e superare prove curiose, risposta asservita alla show della frettolosa ma profonda analisi psicologica della sexy Arjuna.
La moglie, dopo poche ore si ritrova a camminare bendata su un percorso pieno di puntine da disegno per imparare a fidarsi delle persone che ha accanto, mentre lui passa una notte nel bosco da solo per imparare ad affrontare le sue insicurezze. Poi lei deve farsi portare in una macchina da rally bendata e successivamente guidare il suddetto mezzo di trasporto seguendo le indicazioni del marito nella completa cecità.
Poi, per migliorare il sesso tra i partner lui segue i consigli di sei donne comuni che gli indicano le zone erogene di una donna avendo come modello visivo una donna vera, bona, completamente nuda, mentre lei impara da una sessuologa con la quarta di seno e la minigonna rosa baby le posizioni migliori per far raggiungere al marito il punto G. Come dire.
A parte i passaggi e le rivoluzioni un po’ troppo radicali e gli ammiccamenti espliciti al mondo sessuale più del dovuto, il programma non risparmia momenti (veri o finti che siano) di dolcezza ed emozione, specie nella fase critica iniziale e nella risoluzione finale dove belli come il sole e eccitati come tori ritrovano la felicità e migliorano i disastrosi voti iniziali dati di fronte alla psicoterapeuta, risultato della reunion dopo la settimana di recupero e delle due settimane successive senza telecamere, per vedere se la lezione dura nel tempo ed è stata efficace.
Molte coppie italiane avrebbero bisogno di queste chicche di propedeutica al sesso fatto bene, da ascoltare e ripetere come le tabelline, se non altro per stimolare una certa creatività nella comune monotonia della coppia media sposata che anche qui nel Bel Paese che alla domanda “Come fai sesso dopo il matrimonio?” risponde: “Semplice, con l’altra”.