Sky TG24, palinsesto 2024-2025: Trincia e Rigopiano e attualità “audience driven”. De Bellis agli editori: “Uniamoci e creiamo un format per i confronti politici”
Il direttore Giuseppe De Bellis lancia la proposta: un accordo tra editori per stabilire regole e confronti politici a rotazione. Intanto, la nuova stagione offrirà conferme, cambi di conduzione e novità
Il palinsesto di Sky TG24 per la stagione 2024-2025 avrà ancora come punto di riferimento il valore dell’accuratezza, quello che ha permesso al canale Sky di diventare la seconda testata più autorevole secondo il pubblico italiano, dietro all’Ansa (dati di Reuters Institute). A dirlo, nella presentazione delle conferme e novità del canale all-news targato Sky, è il direttore Giuseppe De Bellis: “Essere veloci è un valore, ma se fino a poco tempo fa è stato il valore principale, oggi ha perso la sua forza. Conta di più essere accurati. Abbiamo deciso di non voler vincere la gara della velocità: se ci riusciamo meglio, se siamo gli unici ad avere una notizia meglio ancora, ma preferiamo avere la medaglia d’argento della velocità e quella d’oro dell’accuratezza. Questo ci ha permesso in passato di evitare errori”.
La proposta di Sky TG24: regole fisse per i confronti politici
Prima di elencare i vari programmi della stagione, De Bellis ha voluto lanciare un’interessante proposta, alla luce del mancato confronto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein che proprio Sky TG24 aveva proposto a inizio anno. “Ci spiace non averlo potuto ospitare, abbiamo insistito fino all’ultimo giorno”, ha raccontato il direttore. “Vogliamo diventare alfieri della possibilità che questo Paese possa sempre avere un confronto, senza negoziazioni”.
Da qui, dunque, l’idea di proporre “a tutti gli editori televisivi di fare un’alleanza, una joint venture per unirci all’interno delle regole dell’Agicom e per pensare a un format per proporre al pubblico due confronti a rotazione sui vari canali. Se così non fosse, noi non molleremo. Dobbiamo ancora sondare il terreno con gli altri gruppi editoriali, ma sono convinto di raccogliere adesioni numerose. Se non sarà così, continueremo a farlo da soli”.
Tra l’altro, l’idea del confronto politico ha portato ad un nuovo format: Materia Grigia, condotto da Fabio Vitale, si baserà sull’accezione del canale come Casa del confronto. “Porteremo questa idea del confronto faccia a faccia in una dimensione differente, non solo politica. Vogliamo ascoltare opinioni diverse, rilevanti e profonde ma con le stesse regole del confronto politico. Ci sarà un confronto su vari temi senza risse, con la possibilità da parte del pubblico di dare una valutazione su ciò che hanno sentito”, ha spiegato De Bellis.
“Una rete privata che fa servizio pubblico”
L’informazione continua ad essere un genere di cui il pubblico generalista ha “fame”. E Sky TG24 ne è consapevole, come ha dimostrato anche in questi giorni in cui ha raccontato gli esiti sorprendenti del secondo turno delle elezioni legislative in Francia.
Un lavoro che ci si aspettata fosse fatto dalla Rai: “Per noi è fondamentare svolgere un servizio pubblico, lo facciamo da sempre”, dice De Bellis, che sulla tv di Stato non si sbilancia, dicendo solo che “è difficile commentare le scelte di altri gruppi, le polemiche di questi giorni testimoniano quanto l’informazione sia ancora rilevante nel nostro Paese, ma anche come informazione e politica nel nostro Paese siano ancora troppo sovrapposte”.
LGBTQIA+? “Nessuno spazio esclusivo, vogliamo includere”
La rete all news di Sky nella stagione appena conclusa ha dedicato ampio spazio al tema attualissimo dell’intelligenza artificiale, grazie ai programmi Progress con Alberto Giuffré e Idee per il dopo, con lo stesso De Bellis. Programmi che torneranno in onda anche nella prossima stagione, per approfondire nuove tematiche.
A chi gli ha fatto notare, invece, l’assenza di uno spazio riservato alla comunità LGBTQIA+, De Bellis ha spiegato che non c’è intenzione di realizzare un programma ad hoc: “I loro diritti sono notizie interessanti, ma non abbiamo mai pensato ad un approfondimento verticale, perché sarebbe un atteggiamento esclusivo e non inclusivo. Noi vogliamo occuparcene all’interno del lavoro complessivo, non vogliamo creare una riserva apposita”.
Sky TG24 e le elezioni americane
Detto questo, la stagione di Sky TG24 sarà improntata come sempre all’informazione dei fatti provenienti dall’Italia e dal mondo. I prossimi mesi saranno molto caldi soprattutto da un punto di vista internazionale: le elezioni statunitensi faranno parte di un racconto quotidiani già partito, che proseguirà oltre il voto del prossimo novembre.
“Seguiremo da un lato la radicalizzazione del dibattito politico, dall’altra la maggioranza silenziosa del Paese, gli indipendenti, e capiremo come si muoveranno”, ha spiegato Liliana Faccioli Pintozzi, tra i volti di Sky Tg24 Mondo. “Ci sarà anche un’attenzione sull’impatto delle elezioni sulla geopolitica. Avremo anche dei grandi commentatori internazionali, che ci aiuteranno a capire il loro Paese”.
Sky Tg25 e Feedback
Oltre al già citato Materia Grigia, la nuova stagione di Sky TG24 proporrà altre novità. Come Sky TG25, titolo che gioca con quello della rete e che andrà in onda nel weekend con la conduzione di Alessio Viola. “Sarà una sorta di tempo supplementare per scoprire una notizia che merita attenzione”, ha spiegato De Bellis. Il programma, in altre parole, si occuperà di quelle news che, per vari motivo, sono passate inosservate e che invece meritano più spazio.
Feedback sarà invece a cura di Alessandro Marenzi, “l’uomo dei numeri”, in collaborazione con Quorum Youtrend. Dall’approccio data driven si passerà all’approccio audience driven: si chiederà al pubblico quali sono i temi su cui vorrebbe un approfondimento. “Spesso la lista delle priorità del pubblico è differente dalla nostra, cercheremo di occuparsi di ciò che potrebbe sfuggirci”, ha promesso De Bellis.
Pablo Trincia e Rigopiano
Torna anche Pablo Trincia, la cui collaborazione con Sky TG24 si è consolidata nell’estate scorsa con il podcast Dove nessuno guarda sul caso Elisa Claps, diventato anche una docuserie per la tv. Lo stesso formato (prima podcast, a fine settembre, poi docuserie, a novembre), sarà applicato a E poi il silenzio-Il disastro di Rigopiano, con Trincia che racconterà tramite testimonianze e documenti la tragedia che nel gennaio 2017 fece 29 vittime. Dai primi minuti fatti ascoltare in anteprima, Trincia e la sua squadra stanno realizzando un altro prodotto che farà parlare di sé.
“Abbiamo ricostruito in modo capillare tutta questa storia, quella non di una sola valanga, ma di tante valanghe causate dall’uomo”, spiega Trincia. “Abbiamo recuperato tanto materiale audio e video: abbiamo ascoltato duemila telefonate fatte alla centrale operativa. L’inchiesta giudiziaria è ancora in corso, ma noi abbiamo un nostro sguardo e una nostra idea”. Tricia, inoltre, lavorerà ad un progetto legato ad un altro cold case.
Sky TG24 e le conferme
“Sarà una stagione ricca di conferme, al netto degli speciali che nascono da ciò che accade o quelli dedicati ad alcuni anniversari, perché la memoria resta fondamentale. Sarà una stagione di continuità, ma anche di alcune novità”. De Bellis, insomma, non dimentica tutto il lavoro di questi anni del proprio canale, confermando tutti i programmi che il pubblico già conosce.
Il palinsesto giornaliero, quindi, rimarrà pressoché lo stesso, con qualche novità nelle conduzioni. La mattina, ad esempio, ci sarà Roberto Tallei, nuovo conduttore di Buongiorno (direttamente da Mondo), mentre Tonia Cartolano si sposterà alla conduzione dell’edizione del notiziario delle 13:00. Monica Peruzzi, invece, prenderà il posto di Alessio Viola in Timeline.
Torneranno anche gli speciali di Live In, che avrà due location fisse, Milano e Roma (prossimo appuntamento nella Capitale, alle Corsie sistine). “L’idea è di portare la tecnologia dei nostri studi in un luogo storico”, ha detto De Bellis. “Siamo grati di poter incontrare il pubblico, pensiamo sia un dovere portare l’informazione tra la gente”.
L’obiettivo della prossima stagione sarà quello di attrarre sempre più pubblico giovane, anche tramite la strategia già messa in atto di offrire contenuti oltre il piccolo schermo, dal sito web ai podcast. “Il consumo quotidiano da parte del nostro pubblico”, illustra il direttore, “è rimasto immutato per 18 anni: i picchi sono la mattina presto, in prima serata e al notiziario delle 20:00. Dalla pandemia le cose sono un po’ cambiate: la curva comincia a salire già dal tardo pomeriggio fino alle edizioni classiche, quelle in concorrenza con gli altri telegiornali. Le notizie sono ancora un bene prezioso: c’è la tenuta del comparto informativo in televisione, ci sono ancora milioni di cittadini che usano solo la tv per informarsi”.