Sky Tg 24: Saviano a La Repubblica delle Idee racconta la crisi

Fra pochi minuti Roberto Saviano salirà sul palco dell’Arena del Sole di Bologna e offrirà un suo inedito racconto della crisi economica e contemporaneamente in diretta su Sky Tg 24. Lo scrittore da Gomorra in avanti si è occupato di criminalità organizzata, ma nel corso delle sue esperienze televisive (da Vieni via con me a Quello che (non) ho) ha spaziato in diversi ambiti. La guerra, la violenza sulle donne, il terrorismo, ma questa volta ha deciso di misurarsi con un argomento di stringente attualità: la crisi economica.

Nell’ambito della kermesse la Repubblica delle Idee, organizzata dal quotidiano La Repubblica, Saviano offrirà il suo contributo con un discreto coraggio, soprattutto tenendo conto che la sua “narrativa” è tutt’altro che didascalica e poggia le sue basi sull’emozione. Lo ammette anche lui:

So che è difficile divulgare l’economia. Si rischia di banalizzare o al contrario di addentrarsi in meccanismi tecnici complessi. Ma proverò a raccontare il “Romanzo della crisi”.

Insieme a lui sul palco un aficionado delle sue performance, l’attore Pierfrancesco Favino che (si spera) sarà in grado di evitare le pause e accelerare il ritmo del racconto di Saviano. Da dove partirà lo scrittore? Lo spiega lui stesso:

È la stessa domanda che Warren Buffett, uno degli uomini più ricchi del mondo, si è visto rivolgere da un amico olandese per tutta risposta, Buffett ha consigliato all’amico di leggere un vecchio libro sulla Grande depressione del ’29: lì avrebbe trovato ciò che cercava. Quando si è diffuso questo aneddoto, quel volume ormai fuori catalogo è diventato introvabile, con persone disposte a pagare centinaia di dollari per averne una copia. Ecco io comincerei a raccontare la crisi partendo da qui.

La scelta di esibirsi a Bologna arriva dall’affinità di Saviano con il quotidiano Repubblica che, molto sovente, ospita le sue uscite sui temi più disparati e ha contribuito a renderlo un opinion leader:

Conoscere i miei lettori, stringere le loro mani sono la vita stessa. Ma a Bologna sarà diverso: sarà un’occasione in cui si ritroveranno tutte quelle persone che da giornalisti o da lettori hanno contribuito a costruire un certo modo di raccontare il mondo, quello di Repubblica.

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