Sky, Ilaria D’Amico ‘sfrutta’ Italia-Costa Rica per la tirata aziendalista sui diritti tv: “No a cambio di regole in corsa”. La replica di Mediaset
Il messaggio letto da Ilaria D’Amico pochi minuti prima di Italia-Costa Rica, a platea televisiva pienissima
UPDATE 21/06: Dopo l’appello di Ilaria D’Amico, arriva la replica di Mediaset, durante l’edizione delle 13:00 di “Studio Sport”, condotta da Mino Taveri:
“Parliamo ancora di calcio, perché non c’è solo quello giocato dei Mondiali. C’è anche un’altra partita in corso, quella per l’assegnazione dei diritti del campionato di Serie A nel triennio 2015-18. Alla vigilia della settimana decisiva, lunedì 23 giugno e’ prevista l’assemblea della Lega, Sky, che e’, nella metafora della partita, giocatore in campo esattamente come Mediaset, ha affidato a Ilaria D’Amico un appello il cui senso e’ questo: vince chi segna di più rispettando le regole. Ecco, il punto sono proprio le regole, che non possono essere evocate per gli altri e disattese in proprio. In una partita ideale, nel calcio cosiddetto pulito, il giocatore non può essere anche l’arbitro, tanto meno può dire come si deve arbitrare. Se poi si richiama l’essenza dello sport solo come vittoria a suon di gol, i gol devono essere fatti con regole condivise da tutti, con un soggetto terzo che sancisce falli, rigori, cartellini gialli e rossi e i fuorigioco. Soprattutto quando in fuorigioco ci finiscono, oltre ai giocatori, anche gli appelli”.
In questo modo, Mediaset chiede a Sky di rispettare la decisione della Lega, senza andare a fare pressione sulle regole stabilite e che potrebbero danneggiare la sua offerta, che sarà svelata insieme alle altre lunedì prossimo.
Sky, la tirata aziendalista di Ilaria D’Amico
Poco prima dell’inizio di Italia-Costa Rica, partita clamorosamente persa dagli azzurri di Prandelli (i centroamericani hanno conquistato incredibilmente la qualificazione agli ottavi con una giornata d’anticipo, mentre i nostri dovranno almeno pareggiare martedì contro l’Uruguay), Ilaria D’Amico ha letto un messaggio pro Sky sul tema dei diritti tv della Serie A di calcio per il triennio 2015-2018. Un furbo appello al rispetto delle regole. Come vi abbiamo già raccontato, l’apertura delle buste non c’è ancora stata ufficialmente (ci sarà lunedì 23 giugno), ma le indiscrezioni indicano le offerte della pay-tv di Murdoch come superiori rispetto a quelle di Mediaset.
Insomma, nonostante Sky abbia offerto in entrambi i casi di più, potrebbe non acquisire tutti i diritti televisivi in quanto Lega e Infront avevano concepito il bando nell’intenzione di assegnare a due soggetti diversi i due pacchetti principali, in rispetto all’articolo 9 comma 4 del Decreto Melandri che recita che “è fatto divieto a chiunque di acquisire in esclusiva tutti i pacchetti relativi alle dirette”.
Alla luce di tutto questo, la D’Amico, sfruttando la consistente platea televisiva a pochi minuti dall’inizio della partita, si è fatta portavoce dell’azienda per la quale lavora e che, senza la Serie A – visto che i diritti della Champions dal 2015 sono di Mediaset – avrebbe vita davvero difficile.
La conduttrice ha auspicato che la sfida dei diritti tv sia “leale e corretta” e che a vincerla sia “chi ha segnato più gol”. Nella tirata aziendalista anche la speranza che non vengano cambiate “le regole in corsa”. Quindi la chiosa, quasi drammatica:
È importante per il futuro del calcio italiano, per i principi sui quali si basa, per milioni di tifosi.