Sky a quota 4 milioni
E alla fine Rupert Murdoch ha fatto il “miracolo”! Contro tutte le previsioni che decretavano la morte della pay-tv in Italia visti i risultati non esaltanti di Tele+ e StreamTv, Sky è riuscita a raggiungere un record ragguardevole nel panorama delle televisioni a pagamento europee: 4 milioni di abbonati.Se escludiamo la versione UK della stessa
E alla fine Rupert Murdoch ha fatto il “miracolo”!
Contro tutte le previsioni che decretavano la morte della pay-tv in Italia visti i risultati non esaltanti di Tele+ e StreamTv, Sky è riuscita a raggiungere un record ragguardevole nel panorama delle televisioni a pagamento europee: 4 milioni di abbonati.
Se escludiamo la versione UK della stessa Sky, altre pay-tv in Europa hanno fallito: oltre alle già citate aggiungiamo anche Premiere, la tv che di fatto ha contribuito al fallimento del Gruppo di Leo Kirch in Germania.
Grazie all’apporto governativo che concesse il “decoder unico” e unificò per l’appunto le frequenze di Tele+ e Stream, Sky ha potuto ampliare in questi anni la propria offerta e oggi è la terza pay tv in Europa per abbonati dopo BSkyB e Canal Plus/Tbs (quest’ultima ha “solo” 600.000 abbonamenti in più).
Come annunciato nella conferenza stampa di qualche giorno fa dal suo amministratore delegato Tom Mockridge, Sky è arrivata sostanzialmente a 12 milioni di spettatori e ha raggiunto, evento pressochè unico in Italia, un profitto di 32 milioni di Euro.
Anche il telespettatore italiano del resto sempre più si avvicina al Mondo Sky: lo dimostrano gli ascolti da record della domenica pomeriggio o del prime time quando viene trasmesso il Campionato di Calcio di Serie A e lo dimostra altresì la programmazione di Fox, in particolare nelle scorse settimane quando è andata in onda il lunedì sera la seconda stagione di Lost in anteprima rispetto alla tv generalista in chiaro.
Noi non vogliamo però fare solo complimenti: essere l’unica pay tv in Italia ha generato di fatto un monopolio che ha portato a tariffe poco concorrenziali e considerevoli, viziato tra l’altro da una quantità pubblicitaria impressionante: se pensiamo che anche il disegno di legge sul riordino del sistema radiotelevisivo, più comunemente chiamata Legge Gentiloni, non tocca minimamente gli interessi della pay tv, si può ipotizzare che si rischierebbe di avere una televisione a pagamento infarcita di spot pubblicitari come oggi avviene per Mediaset.
Tornando alla conferenza stampa celebrativa del 20 dicembre, Sky ha annunciato che produrrà anche fiction: la prima delle quali avrà la direzione artistica di Gabriele Salvatores, durerà inizialmente 6 puntate e sarà tratta dal film “Quo vadis baby?“
Il regista premio Oscar per Mediterraneo ha accettato la proposta della pay tv perchè è la prima volta, a suo dire, che si sperimenta in un racconto seriale la fiction con produzioni a livello di Lost o Dr. House: al centro della serie, ancora la detective Giorgia Cantini, che affronterà sei casi legati a temi sociali.
La serie sarà trasmessa tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008.
Oggi Sky è sicuramente una parte importante nelle scelte del telespettatore italiano: sempre più infatti il pubblico sceglie se seguire Rai, Mediaset, La7 oppure appunto la tv a pagamento, anche grazie ai molteplici canali che possono soddisfare tutti i gusti, dalle serie, ai reality, ai documentari, al calcio e ai film, quest’ultimi ormai spariti o quasi dalle reti ammiraglie terrestri.
Come cita il claim celeberrimo, in questi giorni protagonista l’attrice Nicole Kidman…”Non smettiamo di sognare”… E prepariamoci ad un nuovo anno ricco di programmi e serie nuove che verranno irradiate dalla pay tv di Rupert Murdoch: dal nostro canto non smetteremo di sognare e di commentare tutte le novità che verranno di volta in volta segnalate dagli uffici stampa dei molteplici canali di Sky.