Sinner: l’AGCOM è pronta ad ampliare la lista degli eventi da garantire “in chiaro”
Dopo l’impresa di Jannik Sinner, l’AGCOM sarebbe pronta ad inserire gli Slam nella norma riguardante gli eventi da garantire in chiaro.
Jannik Sinner è giustamente il fenomeno del momento dopo il trionfo agli Australian Open 2024, 48 anni dopo l’impresa di Adriano Panatta al Roland Garros.
A tenere banco, però, in questi giorni di festa per lo sport azzurro, è anche la mancata trasmissione in chiaro del match che ha visto il campione altoatesino vincere in rimonta con il russo Daniil Medvedev e aggiudicarsi il suo primo Slam.
La finale degli Australian Open, infatti, non è andata in onda in chiaro ma è stata visibile solamente ai possessori dei vari abbonamenti che includono la visione di Eurosport (Sky, NOW, DAZN, TIMvision, Prime Video e discovery+).
Stando, poi, alla norma dell’AGCOM secondo la quale per una lista di eventi, sportivi e non, bisogna “assicurare ad almeno l’80% della popolazione italiana la possibilità di seguirli su un palinsesto gratuito senza costi supplementari”, per quanto riguarda il tennis vengono citati solamente la finale e le semifinali della Coppa Davis e della Fed Cup (che dal 2020 si chiama Billie Jean King Cup), in caso di match degli azzurri e delle azzurre, e degli Internazionali d’Italia di tennis, il Masters 1000 che si tiene al Foro Italico di Roma, sempre in caso di match con protagonisti tennisti italiani.
Nessuna traccia, quindi, degli Slam che, come ricordiamo, sono quattro (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open) e, di conseguenza, nessun obbligo di trasmettere il match in chiaro, con Warner Bros. Discovery che ha scelto unicamente Eurosport (registrando, tra l’altro, quasi due milioni di telespettatori, con uno share del 18%, e il record di ascolti di sempre).
Nonostante non ci fosse alcun obbligo, non sono mancate, però, polemiche riguardanti soprattutto la Rai. Il CdR Rai, insieme alla Fiduciaria di Milano di RaiSport, infatti, ha espresso in una nota il proprio dispiacere sia per il fatto che la Rai non abbia comprato i diritti del match (come avvenne nel 2010 quando Francesca Schiavone vinse il Roland Garros e la Rai comprò i diritti da Eurosport) che per la decisione di non mandare un inviato a Melbourne per coprire l’evento.
L’AGCOM, però, stando a quanto pubblicato da La Gazzetta dello Sport, sarebbe pronta ad ampliare la lista degli eventi considerati di particolare rilevanza nazionale, che non viene aggiornata da oltre dieci anni (dal 2012, per l’esattezza).
Il compito in questione spetterebbe al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato dal ministro Adolfo Urso, che sarebbe già disponibile ad una revisione della lista degli eventi, in vista degli altri Slam. Il discorso riguarderebbe solamente il Roland Garros e Wimbledon in quanto SuperTennis detiene i diritti dello US Open e, quindi, sono già in chiaro.