Simona Ventura a Carta Bianca: “La differenza fra Selfie e Pomeriggio 5? Noi non speculiamo”
“Selfie come Pomeriggio 5? Noi non speculiamo”.
“Lavoro nell’intrattenimento dal ’94 ma non mi sono mai sentita una regina. Sono una persona che divide, creo dei sentimenti forti: o mi si ama, o mi si odia”. Simona Ventura è tornata in Rai, ma solo come ospite di Carta Bianca su Rai 3 (nella puntata del 13 giugno). E’ stata l’occasione per parlare sulla concorrenza di Selfie – Le Cose cambiano, giunto all’ultima puntata della seconda stagione: “Siamo una trasmissione di servizio. La mutua non passa tutte le operazioni, tanta gente non ha i soldi per poter sistemare i propri problemi, anche di vita. Quando cadi in un cono d’ombra, non è facile recuperare l’autostima da soli […] Aldo Grasso è stato duro? Lo è sempre con me. Io condivido tutte le critiche quando sono costruttive. Ma mi ricordo che Grasso criticò L’isola dei famosi senza averla mai vista perché non era ancora iniziata…”.
Ma il programma di Canale 5, prodotto dalla Fascino, è trash? Affatto, secondo la conduttrice: “A me piace fare la tv pop, io non penso che Selfie sia un programma trash. Penso che sia giusto fare anche dei programmi d’evasione come Selfie e come altri. Non ho questo razzismo intellettuale per cui c’è la cosa trash e poi c’è la cosa altissima. Non ci sono solo il nero e il bianco, esistono anche i grigi. Io trovo che questa trasmissione sia pop e molto bella. La televisione non dev’essere solo escludente o di nicchia”.
Non accetta, invece, il paragone con gli interventi chirurgici di Pomeriggio 5: “Noi non speculiamo. Questa persona non ha mai visto Selfie perché non speculo sulle persone che chiedono aiuto”.
Quindi Ventura ha espresso solidarietà all’amica ritrovata Paola Perego: “La solidarietà femminile non esiste in natura e neanche nel mondo dell’intrattenimento. Una volta il lago era grande e tutti si abbeveravano. Ora i posti sono qulli che sono, c’è una grande concorrenza. Proprio per questo ad una mia collega, paola Perego, ho trovato giusto scrivere un tweet e dire che stavo con lei, al di là delle cose che sono successe. Le è stata fatta una cosa non giusta ed è giusto che io lo dica. Se continuiamo a girare la testa dall’altra parte e guardare solo al nostro orticello non andiamo da nessuna parte […] Le blatte sono riconosciute da tutti: sono sempre quelle e quelle rimangono. Sono ovunque ma alla fine ci sarà una selezione naturale e le blatte moriranno da sole”.
Infine spazio all’Isola dei famosi, ora condotta da Alessia Marcuzzi: “Se la dovessi fare ancora, chiamerei Mario Adinolfi. Renzi non ci verrebbe mai, anche se litigherebbe dopo un minuto […] Nel 2008 ci sfumavano alle 23.30 quando si sa che gli ascolti esplodono in seconda serata, avevo capito che volevano disfarsi dell’Isola. Così decisi di sbarcare. Non volevo che chiudessere l’Isola per gli ascolti che, infatti, si ripresero. L’Isola non è declinato verso il basso, è adatto alla tv commerciale”.