Simona Ventura a tutto campo: “L’Isola non è un reality ma un evento. Io e la De Filippi siamo amiche, ma X Factor ha cambiato Amici. E Lele Mora ha preferito Corona a me”
Una Simona Ventura a tutto campo, in versione pitonata e super photo-shoppata (noi ve la mostriamo al naturale in radio) si aggiudica ancora una volta la cover story di Vanity Fair. Lo fa per lanciare l’Isola dei Famosi, un programma che a suo dire non è un semplice reality show. E come darle torto?“L’Isola è
Una Simona Ventura a tutto campo, in versione pitonata e super photo-shoppata (noi ve la mostriamo al naturale in radio) si aggiudica ancora una volta la cover story di Vanity Fair. Lo fa per lanciare l’Isola dei Famosi, un programma che a suo dire non è un semplice reality show. E come darle torto?
“L’Isola è un evento, e come ogni anno porta polemiche. La politica è il nostro datore di lavoro, e una parte di essa pensa che la Tv pubblica non debba fre i reality. Non si capisce perché, visto che li fa anche meglio degli altri. La Mediaset creativa di un tempo, quella che sperimentava i programmi, non c’è più: ora questo tipo di lavoro lo fa la Tv di Stato”.
La conduttrice dell’Isola 7 dice la sua sui rumors, veri e presunti, sul cast:
“Decido personalmente chi contattare per la trasmissione, e Cicciolina non l’ho mai chiamata. Dev’esserci una talpa. La Prati, invece, aveva un contratto con noi già dall’anno scorso. Ma ha paura di volare e, quando si è avvicinata la partenza, non se l’è più sentita. Ci accusano già di cercare la volgarità ma Busi è un provocatore, mica un cretino. E’ l’intelligenza che debutta in un reality. Anche se a me interessa far divertire le persone e intrattenere con leggerezza: dei concorrenti dell’anno scorso ci si ricorda solo di Belen e Rubicondi. Se sono stata con Rossano? No, non avrei mai una relazione con qualcuno con cui ho un rapporto professionale, perché poi lavorare insieme diventa difficilissimo”.
Quando le chiedono se non è stanca di fare sempre gli stessi programmi, dice di no, perché “sta mettendo la sua creatività in altre forme di comunicazione”. A proposito della web tv tutta sua, che doveva partire già da metà gennaio, il suo debutto è stato rimandato al 22 febbraio, all’antivigilia della partenza dell’Isola. E l’esperienza su Radio1, dove conduce ogni sabato mattina Ventura Fc, la entusiasma molto. E’ nella crossmedialità, dunque, che dice di differenziarsi dalla De Filippi:
“Io e Maria siamo amiche, anche se abbiamo un modo completamente diverso di concepire il lavoro. Il lavoro non prende tutta la mia vita. Maria, oltre a trasmissioni importanti, ha una struttura di produzione completamente sua. Io, di mio, ho solo la Tv su Internet. Sono amica anche di Michele Santoro, perché veniamo entrambi dal gruppo di Carlo Freccero, l’uomo che mi volle in Rai. Santoro ha fatto una trasmissione invitando Luxuria reduce dall’Isola. Siamo due professionisti curiosi l’uno del mondo dell’altro. Non mi ha mai chiamata come ospite, ma quando ci sarà un argomento di cui possa parlare, magari, andrò”.
A proposito della polemica con il suo ex-agente Lele Mora dichiara:
“Non ho mai parlato male di lui e non comincerò oggi. Mi ricorda la storia di Frankenstein: il dottore crea il mostro che poi lo distrugge. Lui ha creato Corona e non è più riuscito a gestirlo. Io l’avevo avvertito, quindi non capisco il suo rancore”.
A questo punto la vera bomba, che spiega pagine di risentimenti e rivalse sui giornali:
“Lele ha dimenticato il giorno in cui gli chiesi di scegliere tra me e Fabrizio Corona, e lui scelse Corona. Non ho mai pagato per ritirare foto, e mi risulta siano state pubblicate tutte, comprese quelle false di Gori che esce da casa mia di notte. Il giornale che le ha messe in copertina è stato condannato al risarcimento. Non ho mai cercato di dare un’immagine diversa da quella reale: il pubblico mi ha sempre visto con i miei pregi e i miei difetti”.
Una Ventura sincera, quella che traspare da queste dichiarazioni, che si conferma tale anche quando si parla di X Factor.
“Ho fatto X Factor, che è un piccolo Sanremo, e ho tirato fuori la cantante che ha venduto più dischi in Italia negli ultimi dieci anni. Non so ancora se tornerei. Però mi piacerebbe che il programma tornasse ad avere la spontaneità delle prime due edizioni. Nell’ultima c’è stata troppa negatività, troppe polemiche, troppa luce sui giudici, troppi magheggi. Non mi piace il gioco che fanno le case discografiche. La Sony, che dovrebbe interessarsi solo di X Factor, è ovunque, anche a Mediaset. Il successo della trasmissione ha cambiato anche la visione di Maria: prima nei suoi programmi i cantanti non erano più importanti dei ballerini. Oggi sì, e questo lo trovo positivo”.
E a proposito del caso Morgan…
“Sono sempre stata per lui un porto sicuro. Provava a farmi sentire ignorante, ma lo sono, quindi chissenefrega. Ci prendevamo in giro con leggerezza. Con le sue recenti dichiarazioni ha sbagliato. Mi spiace molto che gli sia stata carpita quell’intervista. Capita, ma il pubblico che lo segue sa benissimo chi è. Io gli voglio bene, ho sempre avuto verso di lui uno spirito di protezione, come Francesco Facchinetti, Mara Maionchi e tutte le persone che hanno lavorato con lui. Il risvolto ironico è che, dopo lo scandalo, è diventato quello che voleva: una rockstar. Ora tutti vorranno sentire il suo brano. Andare al Festival non gli serve più. La sua carriera non è finita perché in questo Paese nessuno paga mai. Ma la Rai, per fargli rifare X Factor, deve metterci pezze grandi come la Lombardia”.
A una settimana dal Festival, un suo pensiero benaugurale alla Clerici:
“Quando passa il treno di Sanremo lo devi prendere perché poi non passa più, soprattutto per le donne. Sono contenta che lo faccia Antonella, se lo merita per gli ascolti che ha fatto su RaiUno. Non sono d’accordo quando lo fanno persone che lavorano altrove. Io lo rifarei se solo non avessi altre trasmissioni: devi avere tanti mesi di tempo per lavorarci”.
E, infine, senza pudore, Simona fa il punto sul concetto di flop:
“C’è sempre una ragione per cui il flop arriva, io ricorderò sempre il mio con Colpo di genio. Quanto a quello di Facchinetti con Il più grande, gli ho detto che sono tutte esperienze, servono per tornare coi piedi per terra. Il valore di un personaggi oggi non sta nel riuscire ad avere notorietà, ci si arriva facilmente, guardi Noemi Letizia, ma nel mantenerla col tempo”.
Una Ventura finalmente autentica, che non fa false promesse. Per dirla in stile reality, ci piace.