Home Report Sigfrido Ranucci accusato di ricatti sessuali, lui nega: “Calunnie per colpire Report”

Sigfrido Ranucci accusato di ricatti sessuali, lui nega: “Calunnie per colpire Report”

Sigfrido Ranucci, accusato di ricatti sessuali e di mobbing all’interno della redazione di Report, nega tutto e si difende

26 Novembre 2021 13:55

Un dossier anonimo datato fine 2017 contro Sigfrido Ranucci, con accuse di ricatti sessuali e di mobbing all’interno della redazione di Report: il caso è stato sollevato in commissione di Vigilanza da Davide Faraone di Italia Viva, appoggiato da Andrea Ruggeri di Forza Italia durante l’audizione dell’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes, che ha spiegato di non avere “agli atti nessun tipo di denuncia formale o informale“, ma si è impegnato a fare chiarezza sulla vicenda. La questione – a quanto si apprende – sarebbe ora all’attenzione dell’Audit di Viale Mazzini che dovrà valutare se avviare un’indagine interna. Nello specifico Ranucci è accusato di aver creato in redazione una sorta di suo personale harem terrorizzato, tra ricatti sessuali e dileggio, nei confronti di quattro colleghe di Report, di servizi fake, stravolti per ledere, nella fattispecie, l’onorabilità di un grande gruppo sanitario lombardo.

Il conduttore di Report ha fatto sapere che sul dossier, che circola da luglio, ha già “presentato denuncia alla procura della Repubblica” ad agosto scorso. Il giornalista ha parlato di nuovo fango contro di lui “dopo i falsi dossier su fonti pagate, le false mail tra me e Casalino, le false accuse di essere novax“. Quindi ha spiegato:

Già l’estate scorsa appena preso atto dell’ennesimo dossier che mi riguardava ho presentato denuncia alla magistratura. Un luogo deputato per appurare la verità. Gli “onorevoli” invece l’hanno tenuto in un cassetto per mesi aspettando la giornata mondiale delle donne per pubblicarlo perché avesse maggiore diffusione. Così con lo scopo di colpire e infangare il sottoscritto e Report, hanno offeso quelle donne che la ricorrenza di questa giornata vuole tutelare. Si tratta di esemplari professioniste e di professionisti che lavorano da anni per Report perché hanno grandi qualità. Credo che il nobile esercizio della funzione di controllo da parte di un parlamentare dell’istituto della vigilanza, mai abbia toccato un livello così basso. Il sottoscritto e la sua squadra reagiranno a questo attacco come hanno sempre fatto nella loro storia: attraverso il rigoroso lavoro che ha come unico editore di riferimento le cittadine e i cittadini che pagano il canone.

In queste ore la redazione di Report  ha fatto quadrato attorno a Sigfrido Ranucci:

A respingere al mittente le accuse di inchieste pretestuose basta la storia degli attacchi giudiziari ricevuti da Report, che ha sempre dimostrato l’inattaccabilità dei suoi servizi e delle sue croniste e cronisti. Ci sembra di assistere a un copione troppo spesso, in passato, già letto e subito da colleghe e colleghi che davano fastidio. Quando il lavoro d’inchiesta è inattaccabile, si tenta di colpire sul personale. Evidentemente il lavoro dell’intera redazione dà fastidio a troppi.

 

 

 

 

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