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Showtime al lavoro su Revelation, nuovo drama religioso

Un telefilm drama con al centro un tema delicato come la religione e la spiritualità. Anche questo è possibile per un network via cavo come Showtime, che ha deciso di produrre e mandare in onda prossimamente una nuova serie dal titolo, appunto, “Revelation”.Da quello che si sa fin’ora, sarà la storia di un pastore americano,

15 Luglio 2009 07:00

Craig WrightUn telefilm drama con al centro un tema delicato come la religione e la spiritualità. Anche questo è possibile per un network via cavo come Showtime, che ha deciso di produrre e mandare in onda prossimamente una nuova serie dal titolo, appunto, “Revelation”.

Da quello che si sa fin’ora, sarà la storia di un pastore americano, vedovo e con due figli adolescenti, che da sempre utilizza metodi anticonvenzionali per insegnare alla gente temi di natura mistica come la vita, la morte e l’aldilà. Proprio la scomparsa prematura della moglie lo spingerà a cambiare vita ed a trasferirsi in una città del Texas, dove ricominciare tutto da zero non sarà facile.

A sviluppare la serie non è stata chiamata una persona qualunque, ma Craig Wright (foto). Studioso di teologia in passato, Wright è uno sceneggiatore che negli ultimi anni s’è dato molto da fare in tv: è stato produttore e sceneggiatore di alcuni episodi di “Lost”, “Six Feet Under” e “Brothers and sisters”. A questi, si aggiunga “Dirty sexy money”, di cui Wright è stato anche il creatore.

Proprio in quest’ultima serie si vede l’impronta teologica dell’autore, grazie al personaggio di Brian, pastore brusco e cinico in piena crisi esistenziale. Chissà se prenderà spunto anche da lui, o se porterà in tv un personaggio completamente diverso.

Insieme a Wright, Showtime ha voluto il produttore David Janollari, che aveva lavorato con questo sceneggiatore in “Six Feet Under” al 2003 al 2005. Due nomi prestigiosi, quindi, affiancati da uno dei network più coraggiosi in termini di contenuti, che da sempre ci ha abituato a sorprenderci ed appassionarci alle sue storie. Sarà così anche per “Revelation”?

[Via Variety]