Shonda Rhimes parla dell’accordo con Netflix: “Posso fare quello che voglio”
Il concetto di diversità, l’ABC, Netflix: parla Shonda Rhimes una donna d’affari oltre che creatrice
“Posso fare quello che voglio“. E’ questa in sintesi la ragione che ha portato Shonda Rhimes a lasciare ABC dopo 15 anni e trasferirsi a Netflix con la sua casa di produzione Shondaland. A raccontarlo è la stessa autrice e produttrice durante un incontro organizzato da Vanity Fair a Beverly Hills dove è stata intervistata da Kara Swisher.
Shonda Rhimes ha parlato un po’ di tutto durante l’incontro, dal suo accordo, alla ABC fino al concetto di diversità nel mondo dello spettacolo. Il suo accordo con Netflix, che dovrebbe partire il prossimo anno, ha scosso l’industria televisiva dando in un certo senso il via alla “caccia all’autore” con i network che fanno firmare accordi pluriennali a produttori e sceneggiatori per tenerli nella propria scuderia. Accordi spesso ricchi come secondo le indiscrezioni sarebbe quello tra Shonda Rhimes e Netflix: secondo alcuni rumor sarebbero in ballo 25 milioni di dollari l’anno per la produttrice e la sua casa di produzione.
La spinta decisiva a cambiare “casa” dopo 15 anni, non sarebbe arrivata dai soldi quanto dalla libertà creativa che Netflix le concederà rispetto alla ABC dove inevitabilmente ci sono dei vincoli rispetto al formato o al tipo di programmi che Rhimes può realizzare. L’assenza di dati di ascolto (almeno pubblici), di interruzioni pubblicitarie rendono il senso di libertà che Netflix può concedere, “l’idea che davanti a me c’è una strada sgombra” sono state fondamentali nella scelta.
Posso realizzare qualcosa che duri un’ora e mezza ma anche che duri solo 15 minuti. Nessuno mi chiede ‘vogliamo vedere questa tipologia di cosa perchè è quello che hai fatto finora’. E’ uno spazio aperto. […] Ho sei show sulla ABC (Grey’s Anatomy, Scandal, How To get Away with Murder e le novità For the People e lo spinoff di Grey’s Anatomy, ndr). L’idea è proprio di provare qualcosa di nuovo. […] Ero arrivata al punto di poter risolvere qualsiasi problema legato ad uno show anche durante il sonno. Avevo bisogno di una sfida nuova. Credo che quando si raggiunge un punto in cui sei troppo tranquillo e sicuro è il momento di provare qualcosa di nuovo.
Rhimes non si è ovviamente sbottonata sul primo progetto che sarà realizzato per Netflix “Ted [Sarandos] mi ha lasciato carta bianca posso fare quello che preferisco“.
Dopo 15 anni di tv Shonda Rhimes ha imparato molte cose, in particolare ha capito come quella televisiva è una vera e propria industria e bisogna stare attenti in ogni occasione perchè puoi sempre essere fregata “Immaginate l’accordo che puoi ottenere al tuo primo show televisivo” ha sottolineato ricordando i suoi esordi e i primi contratti. “E’ fondamentale rimanere proprietari di ciò che si produce. Questo è un problema fin dalle origini dell’industria”[…]Disney ha realizzato 2 miliardi di dollari grazie a Grey’s Anatomy. Io non ho 2 miliardi“. Da qui la necessità di realizzare una propria casa di produzione e poi di trasformare Shondaland in una vera impresa. Lo scorso mese è nato un sito internet, uno spazio di discussione intorno ad alcuni importanti argomenti, non un sito con consigli di bellezza ma con racconti di vita vera. Non è uno spazio per i fan, come ha sottolineato Rhimes, ma un luogo dove dare voce alle persone.
Shonda Rhimes si è poi detta contrariata per la necessità di questi ultimi anni di cercare la diversità e di sottolinearla come se fosse un’eccezione, come stupirsi se uno show con personaggi “neri” viene seguito o categorizzare Wonder Woman come un film di donne per la protagonista e la regista Patty Jenkins. “Un film è un film. Ma se non è un film con maschi bianchi deve avere davanti un aggettivo.”