Shark Tank, giovedì 21 maggio su Italia1 arriva l’Apprentice in incognito
Shark Tank è il nuovo programma a caccia di idee di Italia1 (che in compenso ne è a corto), in onda da giovedì 21 maggio per sei puntate
Non si può dire che Italia1 non stia tornando a produrre. Il canale ha accolto un gran numero di autoproduzioni nell’ultimo mese, dal preserale (Fattore Umano e Notorius) all’access prime time (Karaoke), fino al tanto atteso About Love di Federico Moccia (soppresso dopo una puntata per il record negativo del 2% di share). Peccato che, a differenza della mission più organica di Rete4 (tv di parola e approfondimento borghese), Italia1 navighi a vista e rischi di affondare a ogni passo. Quand’è che riprenderà a lanciare tendenze, anziché riciclare quelle altrui?
Il nuovo corso a corrente alterna della rete di Laura Casarotto ha una produzione di punta su tutte, che sta per occupare sei prime serate (al giovedì, dal 21 maggio). Trattasi del reality Shark Tank, che vedrà protagonisti cinque imprenditori alle prese con le idee di alcuni aspiranti manager da “far valere”.
A svelare la loro identità, neanche troppo popolare, è il sito ufficiale della trasmissione, già attivo: Fabio Cannavale (lastminute.com), Gianca Dettori (dpixel), Gianpietro Vigorelli (pubblicitario), Luciano Bonetti (Foppapedretti) e Mariarita Costanza (Macnil – Gruppo Zucchetti).
Il loro ruolo è quello di cacciatori di idee, le stesse che dovevano essere al centro del talent Startup, atteso su Rai1 nel 2012 per accogliere nuove idee e nuovi progetti dei giovani (alla conduzione si parlava di Alessandro Cattelan).
La tv di stato, a suo tempo, ci ha rinunciato, mentre Italia1 ha pensato bene di comprare un format che è un incrocio tra The Apprentice e Boss in incognito. Peccato che il primo sia stato un clamoroso flop su SkyUno, nonostante la presenza di richiamo di Flavio Briatore, al punto da venir chiuso alla seconda stagione. Lo stesso Boss in incognito di Costantino Della Gherardesca, partito discretamente, ha via via perso spettatori (oltre che realismo, risultando sempre più romanzato e quindi meno credibile).
Riuscirà ora la rete più frivola Mediaset ad avvicinare un pubblico smart con questo programma? Addirittura prenderanno lezioni di business da Hunger Games e tutti gli investitori avranno dei motti. Quello di Bonetti fa tanto imitazione di Crozza ante litteram: “Se continui a fare quello che sai fare, resti il coglione che sei”.
Solo il sottoscritto sente puzza di clone di La5 da retrocessione in seconda serata?