Home Piazzapulita Piazzapulita, Sgarbi contro Formigli: “Programma vomitevole. Offendete la Sicilia”

Piazzapulita, Sgarbi contro Formigli: “Programma vomitevole. Offendete la Sicilia”

A Piazzapulita scontro tra Sgarbi e il conduttore: “Nelle liste di impresentabili non ce ne sono”. Lite anche con Peter Gomez

pubblicato 3 Novembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 04:19

Dove c’è Sgarbi c’è rissa, verbale s’intende. E giovedì sera a Piazzapulita lo scontro va in scena fin dai primi minuti, con il leader del Movimento Rinascimento che parte all’attacco di Peter Gomez.

Al centro del dibattito c’è Silvio Berlusconi – contemporaneamente protagonista a L’Intervista su Canale 5 – in quello che sembra a tutti gli effetti il riavvolgimento di un nastro vecchio almeno un lustro.

Sullo sfondo, inevitabilmente,fanno capolino le imminenti elezioni siciliane. Sgarbi, attore attivo (appoggia Musumeci), contesta fin dal principio l’impostazione del programma di Corrado Formigli che con Gomez accenna alla pubblicazione delle motivazioni della sentenza relativa alla presunta compravendita dei senatori durante il governo Prodi (Qui il video).

Sento molte eresie”, tuona Sgarbi. “Vai a studiare la storia. Il signor De Gregorio era già entrato nel centrodestra dal 2006. Sul piano dialettico l’impostazione del tuo programma è vomitevole, perché l’intervento di Gomez ha indicato una motivazione di una sentenza di primo grado che quindi non vuol dire niente. La costituzione stabilisce che ci sono secondo e terzo grado”.

Interrotto da Formigli, Sgarbi esplode: “Posso parlare con la mia dialettica? Posso parlare? Posso parlare? Posso parlare? Posso parlare? Posso parlare? Voglio finire, voglio argomentare. Mi fate parlare?”.

Il conduttore a quel punto reagisce stizzito: “Vittorio, non occorre che fai il personaggio. Stai parlando soltanto tu, calmati”.

Il talk prosegue col lancio di servizi dedicati ai cosiddetti ‘impresentabili’ che correranno domenica alle Regionali, a cui si aggiunge un’intervista esclusiva all’ex governatore Salvatore Cuffaro. Al rientro, Sgarbi rincara la dose:

Io credo che il quadro che avete rappresentato stasera sia una profonda offesa ai siciliani e alla Sicilia. Non si vive in questo modo in Emilia Romagna o in Puglia per cui qualunque sospetto indica il pericolo di mafia. Candidati mafiosi non ci sono. Le liste sono tutte presentabili. Trovo vile umiliare la Sicilia come fosse ostaggio di una mafia che c’è e va trovata nelle politiche che distruggono il paesaggio. Avete umiliato la Sicilia, sembra che queste elezioni siano il punto più basso toccato. E’ mezzora che parlate e sputtanate i siciliani e i candidati. Non rompete il ca**o con queste teorie contro la Sicilia.

Tra gli ospiti c’è anche Antonio Caprarica che, come facilmente immaginabile, accosta le vicende politiche italiane a quelle inglesi. L’ex corrispondente Rai cita le dimissioni del ministro della Difesa Michael Fallon all’indomani delle accuse di molestie ad una giornalista risalenti agli inizi del 2000. E qui il critico d’arte sferra il colpo finale:

L’Italia viene sempre sputtanata da voi. Siccome il signor Fallon per una toccata di coscia se ne è andato via dopo 17 anni, ora diventa un riferimento. Poteva farlo prima. Per Caprarica diventa invece un riferimento. Dopo 17 anni viene fuori che Fallon è un eroe. Viene fuori che l’Inghilterra è meglio di noi, invece è peggio.

Poco più di un mese fa, gli studi di Piazzapulita erano stati luogo di un altro aspro duello tra lo stesso Sgarbi e il vignettista Vauro Senesi. Allora l’oggetto del contendere fu la proposta di legge Fiano contro la propaganda fascista.

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