“Sfide”: decima serie. Monografie, motori e Olimpiadi di Pechino

Qualcuno forse non se n’è reso conto, ma “Sfide“, il programma di Raitre di Simona Ercolani che racconta il cuore del calcio e dei suoi protagonisti, è arrivato alla decima serie. Come non accade alla maggior parte dei programmi longevi nella storia della tv, “Sfide” oggi ha cambiato formato e contenuti.

Nuova sigla, nuova grafica, un team di film maker che apre la strada alle nuove generazioni e 13 puntate dove il vecchio rotocalco di seconda serata dai toni più variegati è stato trasformato in catodico romanzo monografico. Quindi singoli ritratti appassionati di uomini di sport, ma non solo. Dopo la prima puntata andata in onda giovedì scorso alle 23.40 dedicata a Gennaro Gattuso, la prossima sarà incentrata sull’annata 2007 della Ferrari in Formula 1, la terza dedicata invece a Zinedine Zidane e la quarta alle moto Ducati.

Ogni film-documentario ha una chiara suddivisione in capitoli, dove le interviste al personaggio di turno si alternano a testimonianze di amici, parenti e persone professionalmente vicine ai protagonisti, con tanti filmati nuovi e di repertorio Rai, spesso sorprendenti (come la dentatura disordinata di Gattuso in gioventù, tanto per dirne una). Uno dei pregi di questa trasmissione, senza pretese di originalità strutturale, si basa sugli ottimi contenuti presentati, evitando di cadere in facili banalità.

I grandi uomini di sport vengono ripresentati senza montare più del dovuto la panna mitologica che li circonda. Piuttosto si bada all’originalità del ritratto offerto , con una grande attenzione a particolari inediti, curiosità dimenticate e parole dette fuori dai denti. Programma perfetto anche per chi non ama particolarmente il calcio e lo sport, “Sfide” presenta con efficacia vite speciali, più che uomini degni di nota perchè tanto amati dagli italiani. Dopo i primi 13 appuntamenti, il programma muterà in “Sfide Olimpiche 2008“, percorso propedeutico alle prossime Olimpiadi di Pechino.