Sfida al cielo – La narcotici 2, la fiction cerca spunti moderni ma con un linguaggio già visto

E’ strano vedere su Raiuno un poliziesco ambientato ai giorni nostri, che strizza l’occhio a Gomorra-La serie per temi ed ai polizieschi andati in onda sulla tv generalista in passato per narrazione: Sfida al cielo-La narcotici 2 ci prova, andando a prendere dalle altre serie tv elementi che possano essere utili ad un racconto originale ma rassicurante.

Da Gomorra-La serie la fiction prova a emulare il lato dei cattivi, con la nuova droga che circola negli più insospettabili di Roma ed i cattivi di turno pronti a farsi la guerra pur di avere il controllo del traffico di stupefacenti. Ovviamente, però, siamo sulla Rai, ed il tutto è edulcorato per un pubblico che ha bisogno di un linguaggio meno aggressivo e più educativo.

Sfida al cielo-La narcotici 2, inoltre, s’ispira a quelle fiction poliziesche già andate in onda, dove una squadra di poliziotti coraggiosi ma con una situazione privata che li rende umani deve combattere il nemico affrontando decisioni e tormenti. In questo, la fiction di Raiuno appiattisce la propria intenzione di elevarsi a racconto moderno d’azione, trovandosi a dover usare stratagemmi narrativi già visti e scene che alzano un’epica che non riesce però ad essere abbastanza audace da renderla innovativa.

Così, con scene al rallentatore, colonna sonora che sottolinea i momenti più drammatici e dialoghi che dovrebbero aumentare il pathos, Sfida al cielo-La narcotici 2 da una parte riesce effettivamente ad andare oltre la solita fiction poliziesca, ma poi cade in errori -o meglio, in abitudini- che ne diminuiscono le potenzialità.

Sfida al cielo-La narcotici 2 risente soprattutto della necessità di non superare dei limiti che il pensiero comune di non poter osare su una tv generalista impone ad una trama che avrebbe materiali per superare alcuni stereotipi, ma che preferisce obbedire alle regole piuttosto che infrangerne alcune.

Sfida al cielo – La narcotici 2