Set aperti, Claudio Amendola smentisce Zingaretti: “Non è vero, non riparte nulla”
Claudio Amendola smentisce l’annuncio del Governatore Zingaretti.
“Domani non riparte proprio nulla. Non ricomincia nessuna produzione come invece ho letto da molte parti dopo le dichiarazioni di Zingaretti: i set non riaprono perché non ci sono le conduzioni per ripartire, né produttive né di sicurezza”
Così Claudio Amendola smentisce seccamente la riapertura dei set cinematografici e televisivi in Lazio a partire dal 4 maggio, come invece annunciato dal Presidente della Regione Nicola Zingaretti, in un collegamento con Mara Venier nella puntata di Domenica In del 3 maggio. L’attore coglie l’occasione per farsi portavoce dei colleghi che in queste ore, racconta, gli hanno massicciamente scritto – anche durante la diretta – per chiedere delucidazioni e perché chiarisse questa situazione in tv, sapendo della sua partecipazione al programma di Rai 1.
“Non c’è nessun protocollo di sicurezza condiviso e nessuna categoria ha firmato un accordo sulle procedure”
ha sottolineato più volte l’attore, con determinazione e chiarezza.
È stata anche l’occasione per ribadire le difficoltà di un settore che, come ricorda Amendola
“non gode di nessun ammortizzatore sociale e per questo si stanno facendo tante piccole battaglie… Mi riferisco ai tanti, tantissimi attori che riempiono le schermi dei telespettatori, che sono magari sullo sfondo, che in un anno guadagnano pochissimo e che ora sono senza lavoro e anche senza ammortizzatori sociali. Potete considerare me e pochi altri dei privilegiati, ma quella degli attori è una categoria di lavoratori: è una carriera dura, fatta di lunghissime attese, di gente che passa avanti non per meriti… è una vita tosta quelli degli attori”.
Un appello che molti volti noti hanno fatto e che non sempre sono stati capiti – o espressi – come dovuto (e il pensiero corre a Tiziano Ferro a Che Tempo Che Fa). Un appello che si concentra sugli attori, ma che riguarda decide di categorie collaterali, artistiche e produttive, assolutamente precarie e senza supporto.
Per quanto riguarda l’effettiva ripartenza, Amendola non pensa che sarà semplice né immediata:
“Mara, tu sai come funzionano i set: non è solo la vicinanza tra attori e attrici, ma è un’intera comunità che lavora spalla a spalla. Sarà molto complicato…”.
Sarà difficile soprattutto trovare le giuste procedure per lavorare davvero in sicurezza e compatibilmente con gli interessi delle produzioni e dei committenti. Al cinema come in tv.
La risposta di Zingaretti non si è fatta attendere e arriva tramite messaggio sul cellulare di Mara Venier:
“La Regione Lazio è stata la prima a incontrare le varie organizzazioni del cinema per stabilire regole di apertura”
legge la padrona di casa. Niente che smentisca quanto detto da Amendola, insomma. E se è la prima è anche perché è quella in cui il settore ha una certa incidenza economica, certo più che in altre grandi regioni, ora impegnate su altri fronti…