Sesso e Tv/1
Il Censis ha pubblicato il 6° rapporto sulla comunicazione in Italia, di cui parleremo approfonditamente in un altro post, in cui è scritto che gli italiani mantengono il loro primato: siamo una nazione in cui tv e cellulari la fanno da padroni. Intendiamoci: la Francia ci somiglia molto e anche a livello televisivo siamo superati
Il Censis ha pubblicato il 6° rapporto sulla comunicazione in Italia, di cui parleremo approfonditamente in un altro post, in cui è scritto che gli italiani mantengono il loro primato: siamo una nazione in cui tv e cellulari la fanno da padroni. Intendiamoci: la Francia ci somiglia molto e anche a livello televisivo siamo superati dalla Gran Bretagna. Il problema nasce dal fatto che mentre la dieta mediale degli altri europei è più ricca e composita, in Italia altri media come la radio o i quotidiani restano a basso consumo (certo questi dati non mi scandalizzano, in Gran Bretagna c’è una stampa così detta popolare che in Italia non esiste e che fa aumentare il numero dei lettori di quotidiani). Il problema è un altro.
Un’associazione italiana ha pubblicato una ricerca in cui si dice che la tv fa male al sesso, la tv fa calare il desiderio delle giovani coppie ma anche degli over 55. Chi non ha la tv in camera da letto ha un’attività sessuale molto più intensa di chi guarda la tv col proprio partner nel lettone.
Ma la cosa sorprendente è che secondo un’altra ricerca olandese, pubblicata un mese fa, le coppie italiane sono quelle che lo fanno almeno una volta a settimana e che di conseguenza le donne italiane sono quelle più soddisfatte tra le europeee.
Insomma, c’è qualcosa che non quadra: nonostante siamo quelli che consumano più televisione, non rinunciamo all’ attività sessuale. Anzi.
Perché scriviamolo ancora una volta: sesso e tv è un binomio esplosivo.
“L’erotismo è latente sottopelle in tutto il palinsesto televisivo…” scrive Siti nel suo ultimo romanzo , citato da Moscati e infatti tutte quelle allusioni, tutto quel ciarlare di cose pruriginose sono parte della storia della tv: dalle battute di Mike “Ahi! ahi! ahi! Signora Longari … mi è caduta sull’uccello!” fino alle domande della Bignardi a Gabriel Garko sul suo contratto con Tinto Brass e la posizione del membro a riposo. Per non parlare della rivoluzione Colpo Grosso e di quella musichetta ri-citata dalla Ventura in un balletto lo scorso anno. Parliamo di tv e non si può non parlare di sessualità, di corpi nudi e crudi, si discetta della scollature e si consigliano gonne che costeggino le ginocchia, nonostante l’ultimo scandalo sessuale che ha colpito Nonna Rai. La tv vive di scandali, ma se son sessuali è meglio. Perchè è la sua natura, perchè si nutre di sesso e sessualità. È uno di quei rapporti aggrovigliati che non si possono sciogliere. Uno di quei rapporti da nascondere, coprire, proprio come si fa con il sesso. Cronenberg (cui appartiene l’immagine dal film Videodrome) ha scritto ” I censori tendono a fare quello che soltanto gli psicotici fanno: confondono l’illusione con la realtà” oppure, forse, aveva ragione Andy Warhol “Il sesso è più eccitante sullo schermo e tra le pagine, che tra le lenzuola”. E allora? Avanti con una di quelle discussioni che non finiscono mai.