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Servizio Pubblico su Rai 1: L’Arena rilancia l’inchiesta sul Macello degli Orrori

L’Arena di Giletti prende spunto da un’inchiesta di Servizio Pubblico per tornare sul Macello degli Orrori di Ghedi. E diventa un processo al Sindaco del Paese…

pubblicato 29 Novembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 07:49

L’Arena di Massimo Giletti si è divisa oggi, domenica 29 novembre, tra il Giubileo della Misericordia di Papa Francesco a Bangui e il Macello degli Orrori di Ghedi (BS), già oggetto di un’inchiesta di Servizio Pubblico, pubblicata sul sito della trasmissione e da Il Fatto Quotidiano agli inizi di novembre.

Il caso del macello ItalCarni di Ghedi è assurto a caso nazionale per le disumane condizioni in cui sono stati trattati gli animali, in barba alle normative previste, e per le carni infette causa macellazione impropria. C’è un’inchiesta giudiziaria in corso, il macello è sotto sequestro, ma il caso diventa l’argomento di uno speciale L’Arena nell’inedita collocazione de L’Eredità.

A discuterne in studio Antonio di Pietro, “in qualità di contadino”, Rita Dalla Chiesa, in qualità di ‘animalista’, Roberto Bennati, vicepresidente della LAV, e Giulia Innocenzi, autrice del reportage, in rappresentanza della squadra di Michele Santoro.

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La puntata si trasforma, quindi, in una sorta di processo senza i principali imputati, ovvero i rappresentanti di ItalCarni. In compenso ad affrontare l’accusa c’è il Sindaco di Ghedi, Lorenzo Borzi, accompagnato dal suo avvocato. A suo carico dichiarazioni (quantomeno) incaute fatte alla Innocenzi (a sua volta accusata di aver raccolto dichiarazioni di nascosto) e mancato controllo sulla ItalCarni, il cui macello rientra nel suo territorio. A suo carico anche il rapporto di parentela tra sindaco e proprietario della ItalCarni (son cognati) che per qualcuno sarebbe alla base del mancato ritiro (finora) della convenzione tra Comune e società. Insomma, al centro di tutto il Sindaco, al quale vengono ‘somministrate’ le immagini registrate dalle telecamere fatte installare dalla procura di Brescia e recuperate dalla Innocenzi per il suo reportage. Immagini che Giletti annuncia essere “veramente orribili”, ma che servono “per aprire gli occhi sul necessario rispetto degli animali”.

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Immagini, dunque, marcate Servizio Pubblico su cui poi la redazione de L’Arena ha costruito la propria puntata, inviando giornalisti sulle tracce dei veterinari che pare abbiano ‘chiuso qualche occhio’ sulle procedure in atto al macello di Ghedi, e approfondendo la situazione. Certo, il fatto che si tratti di un reportage ‘by Santoro’ dà un sapore diverso a questa puntata che in fondo non è poi così dissimile da un classico segmento ‘Attualità’. Ad accrescere l”effetto di senso’, però, ci si mette anche l’eccezionalità della collocazione.

Non ci troviamo, però, di fronte a nessun reportage ‘inedito’ di Innocenzi e Santoro per Rai 1. Piuttosto trattasi di una corretta ‘citazione’ di contenuti altrui da parte di Giletti, che di certo – rimbalzando questa inchiesta – sa di solleticare la pancia dei telespettatori, più o meno animalisti, più o meno vegetariani, ma in ogni caso interessati ai casi di contraffazione alimentare. E non è difficile immaginare che L’Arena speri in un effetto ‘tsunami’ che permetta certo di far conoscere il caso al grande pubblico tv, ma anche di catalizzare ascolti e indignazione.

Per ora, quindi, nessun contributo originale di Santoro per Mamma Rai, ma è comunque un suo ritorno (per quanto virtuale) a Viale Mazzini. Una Rai certo diversa da quella che lo ‘vide andar via’ qualche anno fa: presieduta da Monica Maggioni, diretta da Antonio Campo dall’Orto, ora anche munita di un direttore editoriale dell’offerta informativa, la new entry Carlo Verdelli, la Rai potrebbe di fatto pensare a un nuovo ruolo per Michele Santoro, sempre più deciso a perseguire la via delle videoinchieste e dei reportage, la stessa cui guarda Massimo Giletti.

Che sia l’inizio di una ‘Santa Alleanza’ per una Rai che guardi meno ai talk e più ai ‘report’? In fondo la puntata di stasera potrebbe essere un ‘pilot’ di un nuovo format che si collochi al centro delle due forme narrative.

Un format comunque non inedito per la Rai: penso, ad esempio, a Razza Umana di Piero Marrazzo, andato in onda (per poco) su Rai 2. Ma questo potrebbe essere un momento televisivamente più propizio per un nuovo tentativo. O anche un modo per Giletti di ‘affrancarsi’ progressivamente dalla Rai, in cerca di nuovi stimoli, di nuove esperienze, di nuovi spazi, come fece capire a Tv Talk qualche settimana fa.

Se son partnership, fioriranno…