Serie Tv, trailer di Guerrilla, I’m Dying Up Here e Billions 2 di Showtime
Showtime al TCA presenta la seconda stagione di Billions (19 febbraio) e le novità Guerrilla (16 aprile) e I’m Dying Up Here (4 giugno)
Gli appuntamenti dedicati a Showtime al TCA (Television Critics Association) sono stati l’occasione per la rete pay americana di presentare il proprio piano per il 2017 che sarà impreziosito dalla presenza della nuova stagione di Twin Peaks (leggi qui). Un palinsesto molto forte che si apre il 15 gennaio con la nuova stagione di Homeland (prossimamente in Italia su Fox) e prosegue poi il 19 febbraio con la seconda stagione di Billions (dal 20 febbraio su Sky Altantic HD), di cui in apertura vediamo un trailer esteso. Billions, incentrata sullo scontro tra politica e finanza, tra il procuratore distrettuale di New York (Paul Giamatti) e lo speculatore (Damian Lewis) è parte integrante dell’era Trump, come ha rivelato il produttore Brian Koppelman, ancor prima dell’elezione dello stesso a Presidente.
“Gli americani sono affascinati dal racconto delle vite dei miliardari e dall’ambizione che li fa muovere” ha sottolineato Koppelman, che ha rivelato come l’influenza del magnate sul paese era in atto proprio mentre stava scrivendo e la serie si è di conseguenza adeguata. Lewis, parlando del suo personaggio, senza rivelare troppo sulla seconda stagione, ha sottolineato come alcune sue certezze sono cadute e anche il suo solido matrimonio rischia di andare in pezzi per il suo dare per scontate le persone. “I ragazzi che lavorano per e con lui iniziano a sentire la pressione. […] trovano più complicato far soldi“. Giamatti ha dichiarato invece che il suo Chuck Rhodes sarà “meno Mussolini e più Machiavelli“.
Il 2017 di Showtime sarà anche ricco di novità tra cui Guerrilla, serie evento in sei puntate che debutterà il prossimo 16 aprile negli USA e nella stessa settimana nel Regno Unito su Sky Atlantic (dove andrà in onda anche in Italia) che produce la serie, creata e diretta da John Ridley e che vede nel cast Idris Elba. Ambientata negli anni ’70 a Londra, Guerrilla è una storia d’amore che si intreccia con la situazione politica del periodo. Al centro la coppia formata da Babou Ceesay e Freida Pinto, che finiscono per collaborare con un movimento per i diritti dei neri, libereranno un attivista desideroso di formare una cellula radicale e metteranno nel mirino il Black Power Desk, un’unità segreta nata per stroncare ogni forma di attivismo nero.
Il 4 giugno sarà invece la volta di I’m Dying Up Here, prodotta da Showtime con la Endemol Shine Studios e da Jim Carrey che è intervenuto all’incontro al TCA dedicato alla serie. I’m Dying Up Here è un dramedy da un’ora ambientato a Los Angeles negli anni ’70 e incentrato sulla complicata scena dei comici stand-up di quel periodo. “In quel periodo c’era un posto che poteva trasformarti in una star e era il The Tonight Show” ha dichiarato Carrey “piacere a Johnny (Carson, all’epoca conduttore dello show, ndr.) era molto importante per me, voleva dire che non solo ero bravo in quello che facevo ma anche che mi riteneva intelligente a sufficienza da parlare con me“, un’importanza che aveva anche David Letterman, in grado di rovinarti con una parola. Personalità e comici per lo più nati in quel periodo a Los Anagles. Nel cast troviamo Melissa Leo, Ari Graynor, Michael Angarano, Clark Duke, Andrew Santino, Erik Griffin, RJ Cyler, Al Madrigal e Jake Lacy.