Pappa e Ciccia, da Roseanne a Darlene? Gli ultimi aggiornamenti
Aggiornamenti sul caso Roseanne (Pappa e Ciccia) con la ABC che valuta possibili idee su una serie tv senza la protagonista magari con Darlene al centro
Update 5 giugno: non c’è ancora alcun annuncio ufficiale ABC ma i siti americani deadline e the Hollywood Reporter segnalano che le discussioni continuano e che tutto sembra portare ad uno spinoff di Roseanne (Pappa e Ciccia) con al centro Darlene (Sara Gilbert) e con tutti coinvolti, dal cast agli autori, tranne Roseanne Barr. Sara Gilbert parlando alla trasmissione The Talk di ABC ha detto di supportare la decisione di ABC pur dispiacendosi per tutti i lavoratori rimasti senza impiego “Questo show ha sempre trattato temi come la diversità, l’amore, l’inclusione ed è triste vedere come sia finita. ”
Update 2 giugno: arrivano aggiornamenti sulla possibilità di un Roseanne senza…Roseanne, uno spinoff che riporti tutto il cast sul set senza Roseanne Barr. Una delle ipotesi che vi avevamo già anticipato nei giorni scorsi. Sia TvLine, che deadline e Hollywood Reporter, parlano dei tentativi in atto per cercare di realizzare uno spinoff della serie che rimetta in campo tutti gli attori. L’ipotesi che più circola vedrebbe Darlene interpretata da Sara Gilbert, al centro della serie, Gilbert che è stata tra i principali fautori del revival insieme a Tom Werner. Al momento siamo ancora nell’alveo delle ipotesi tutte da elaborare.
Secondo quanto riporta The Hollywood Reporter ABC è aperta a tutte le possibilità e starebbe aspettando idee, ma avrebbe imposto come unico paletto il fatto che Roseanne Barr non venga in alcun modo coinvolta e non riceva alcun guadagno dalla possibile nuove serie tv. Infatti deadline sottolinea come proprio il fatto che Roseanne Barr sia co-creatrice della serie tv, vantando quindi dei diritti anche economici sulla serie tv sia uno dei problemi più grossi da risolvere. Viene citato il caso di 2 Uomini e Mezzo che proseguì senza Charlie Sheen dopo alcuni problemi personali dell’attore che si scontrò con la produzione per la sua riabilitazione. In quel caso Sheen fece causa a Warner Bros per 100 milioni e si accordò per 25 milioni di dollari.
Insomma una vicenda lontana dall’essere chiusa e di cui ci aspettiamo sviluppi nei prossimi giorni.
Il Tweet di Roseanne Barr si abbatte su ABC
Update 1 giugno: Roseanne Barr ha scritto su Twitter che avrebbe pregato Ben Sherwood presidente Disney di permetterle di chiedere scusa alle persone offese e di salvare il lavoro delle persone licenziate per colpa del suo tweet.
La tempesta che si è abbattuta su Roseanne Barr, la sua serie tv e ABC non sembra destinata a placarsi in breve tempo. Roseanne (Pappa e Ciccia in Italia) era tornata in onda su ABC con una decima stagione revival e un enorme successo, nonostante qualche remora dei critici e non solo, per il suo appoggio a Trump e le sue battute sempre al limite tra l’offesa e il sarcasmo. Rinnovata per un’undicesima stagione da 13 episodi, la serie è stata cancellata da ABC a seguito di un tweet razzista di Roseanne Barr in cui paragonava un’ex consigliera di Obama ad una scimmia.
Da quel momento Twitter è diventata l’arena in cui hanno iniziato a scontrarsi utenti pro e contro Roseanne, tra un’Hollywood pronta a schierarsi dalla parte di ABC e degli attori (e staff) rimasto senza lavoro, al Presidente Trump che ha invitato la ABC allora a scusarsi di tutte le offese che arrivano da quella rete (di proprietà della Disney) nei suoi confronti.
ABC e il Post Roseanne
Nel frattempo ABC dovrà decidere in breve tempo in che modo sostituire una comedy che con soli nove episodi ha ottenuto ascolti costantemente sopra i 10 milioni e il 2.5 di rating (superando anche The Big Bang Theory in alcune occasioni, la comedy più vista della tv americana, giusto per avere un’idea), e ha contribuito a far tornare di moda le comedy multi-camera (quelle con il pubblico in studio e le risate registrate), ultimamente poco usate, e un’attenzione verso una fascia medio-bassa della popolazione. Per ABC lo spazio con Roseanne e The Middle (la nuova The Kids Are Alright il prossimo anno) con protagoniste famiglie di semplici lavoratori, serve a fare da contraltare ad altri perni della rete come Grey’s Anatomy o Modern Family che raccontano personaggi benestanti.
ABC pena allo spinoff di The Middle
Proprio per questi aspetti, in questi giorni di tempesta “Roseanne” è emersa la possibilità di uno spinoff di The Middle pronto a raccogliere l’eredità della serie madre, chiusa quest’anno dopo 9 stagioni, ma anche quella di Roseanne. Lo spinoff, che, è bene precisarlo, non ha ancora una trama definita ma potrebbe rientrare nell’ambito di quelle chiacchierate tra addetti ai lavori che vista la situazione hanno avuto un’accelerata, vedrebbe al centro Sue, interpretata da Eden Sher, una delle figlie della famiglia protagonista. Nell’ultima stagione Sue è al college e sta studiando per diventare manager di un hotel. Coinvolti nel progetto sono la Warner Bros Tv e i creatori di The Middle Eileen Heisler e DeAnn Heline.
Come sottolinea Variety, che ha riportato la notizia, uno spinoff di The Middle sarebbe l’ideale per riempire il vuoto contemporaneo di Roseanne e The Middle stesso. Entrambe le serie vedevano alc entro una famiglia del MidWest americano alle prese con i problemi quotidiani e le difficoltà economiche. Numericamente The Middle non raggiunge i livelli di Roseanne (circa 6 milioni l’ascolto live dell’ultima stagione), ma un suo spinoff servirebbe per provare a trattenere quel tipo di pubblico.
Roseanne senza…Roseanne
Un’altra possibilità potrebbe essere una sorta di spinoff di Roseanne, un Roseanne senza…Roseanne. Secondo deadline Tom Werner e Sara Gilbert i produttori che hanno lavorato a lungo al revival, sarebbero pronti ad incontrare alcuni sceneggiatori della serie, tra cui lo showrunner Bruce Helford, per provare ad elaborare idee per immaginare lo show senza la sua protagonista.
Un tentativo non così assurdo per la casa di produzione indipendente Carsey-Werner che produce e possiede lo show e ha tutti gli attori sotto contratto per la prossima stagione. Attori che, secondo le indiscrezioni, sarebbero da un lato pronti a tornare a lavorare insieme, ma dall’altro lato anche decisi ad intraprendere eventuali azioni legali per avere un ritorno economico. Da Sara Gilbert a Laurie Metcalf e John Goodman, secondo Hollywood Reporter, gli attori avevano firmato un accordo da 300 mila dollari ad episodio e avrebbero una clausola per ricevere una compensazione almeno relativamente a 10 episodi. Accordo che avrebbero anche gli sceneggiatori principali ma non quei lavoratori saltuari tra staff e autori, che si ritrovano così improvvisamente senza lavoro. Secondo alcune fonti, il costo di questa cancellazione per ABC rischia di aggirarsi intorno ai 10 milioni di dollari.
Un possibile Roseanne 2.0 è possibile ma non probabile per alcune fonti, un’ipotesi remota per altre. In ogni caso non sarebbe pronto per l’autunno. Inoltre ABC non sarebbe direttamente coinvolta nello sviluppo del progetto, ma ascolterebbe comunque eventuali idee. A differenza del caso di 2 Uomini e Mezzo con CBS che licenziò solo Charlie Sheen mantenendo la serie con l’arrivo di Ashton Kuthcer, ABC ha direttamente cancellato la serie. Charlie Sheen, tra l’altro, ha proposto a ABC di riportare in vita 2 Uomini e e Mezzo, un po’ come Bryan Fuller ha fatto con Pushing Diasies.
Sempre su Twitter Mindy Kaling (autrice di The Mindy Project) e Lena Dunham (autrice di Girls) si sono offerte di dare una mano, ma non si sa quanto sia una vera proposta o un modo per inserirsi nella conversazione. Kaling ha puntato su Laurie Metcalf e John Goodman “datemi la possibilità di scrivere qualcosa per voi”, mentre Dunham sull’idea di uno spinoff sui figli di Darlene.
L’uso di Twitter di Roseanne e di…Trump
In tutto questo non bisogna dimenticarsi di Roseanne Barr che dopo le scuse e l’idea di lasciare Twitter, ha continuato a rispondere ai membri del cast che prendevano le distanze da lei, e ha velatamente incolpato il medicinale Ambien, un sedativo, per il tweet (con tanto di risposta della Sanofi che produce il medicinale, che ha sottolineato come il razzismo non è tra gli effetti collaterali della medicina).
Tra i sostenitori di Roseanne c’è ovviamente il Presidente Trump che, intervenuto dopo diverse ore, ha attaccato Bob Iger (CEO di Disney) e la ABC per non aver mai ricevuto le scuse da parte loro dopo i tanti orribili attacchi e commenti fatti sulla ABC nei loro show, tra late night e quelli del mattino. E Roseanne Barr, nei continui sbalzi di umore “social”, tra inviti a non boicottare ABC e alla ABC di preservare il lavoro di John Goodman e Laurie Metcalf, ha detto ai suoi followers che non ha intenzione di mollare
you guys make me feel like fighting back. I will examine all of my options carefully and get back to U.
— Roseanne Barr (@therealroseanne) 30 maggio 2018
Mi fate venire voglia di reagire. Considererò tutte le mie opzioni in modo molto attento e vi farò sapere
Una minaccia o una promessa?