Il cast di Sense8 e The Get Down, Netflix “tiene in ostaggio” gli attori?
Gli attori di Sense8 vicini all’accordo per il prolungamento del contratto, più complicata la situazione di The Get Down sempre di Netflix
I tempi dilatati per Sense8 e The Get Down, complicano la situazione dei rispettivi cast e dei loro contratti, arrivando al paradosso che sembra quasi che Netflix tenga “in ostaggio” (bonariamente) gli attori.
Una tra le peculiarità di Netflix, infatti, è identificabile nel rilascio di una stagione di una serie tv completa permettendo allo spettatore la famosa “maratona” o binge-watching in inglese, ovvero la visione di tutti gli episodi secondo i tempi e i modi scelti dallo spettatore.
Una scelta che però comporta una sostanziale “atemporalità” della serie stessa. Normalmente la vita di una serie tv parte da quando viene effettuato l’ordine ufficiale, passa per la sua messa in onda lineare (e ormai non solo) e una volta ottenuto il rinnovo lo spettatore sa poco meno di un anno dopo arriverà la nuova stagione. Con Netflix questo non succede. Una volta fatta una maratona in un weekend di una sua serie originale, non solo bisogna aspettare l’annuncio del rinnovo ma anche quello relativo alla sua messa in onda che può essere più o meno l’anno successivo, ma non sempre c’è questa certezza.
Tra i casi più complessi ci sono quelli di serie tv come The Get Down e Sense8.
La seconda stagione di Sense8, dopo lo speciale rilasciato lo scorso Natale, arriverà infatti solamente il prossimo 5 maggio esattamente un anno e nove mesi dopo la prima stagione, rilasciata il 5 giugno 2015 quando Netflix ancora nemmeno era sbarcato in Italia; ma anche otto mesi dopo la chiusura delle riprese. A difesa di Sense8 bisogna dire che si tratta di una serie complessa che ha bisogno di molto lavoro in fase di produzione e post-produzione. Questi tempi lunghi però hanno anche ricadute produttive legate ai contratti degli attori che in assenza di un rinnovo ufficiale, scadono annualmente.
Sense8, compresi gli 8 protagonisti (Doona Bae, Jamie Clayton, Tina Desai, Tuppence Middleton, Max Riemelt, Miguel Ángel Silvestre, Brian J. Smith e Toby Onwumere) ha 15 personaggi regolari, tutti professionisti cui bisogna rinnovare il contratto per poter solo pensare ad una terza stagione. Secondo quanto riporta deadline agli 8 protagonisti sarebbe già stato offerto un nuovo contratto per tenerli vincolati in caso di rinnovo, di cui quattro avrebbero già firmato mentre gli altri sono ancora in fase di trattative. In base a quanto trapela dagli USA, sarebbero tutti ottimisti sull’esito positivo delle trattative e pare che questo nuovo accordo permetterebbe a Netflix vincolerebbe il cast fino a giugno, dando il tempo alla produzione di decidere sul rinnovo. Un rinnovo che considerando le trattative già iniziate, sembra essere molto probabile, anche perchè far lasciare le opzioni e intraprendere nuove trattative sarebbe rischioso. Tra il cast dei ricorrenti l’unico ad avere già un altro accordo è l’ex Lost Naveen Andrews entrato nel pilot di Instinct della CBS. In caso di ordine la sua presenza potrebbe essere ridotta a guest-star.
Più complicata la situazione di The Get Down, il drama musicale di Baz Luhrman ambientato negli anni ’70 tra disco e hip-hop, prodotto dalla Sony Pictures Television. Ad intervenire in merito è infatti anche il SAG-AFTRA, il sindacato degli attori, che ha invocato l’apertura di un arbitrato contro la produzione della serie che sta tenendo in attesa troppo a lungo gli attori in violazione dei contratti sottoscritti. Il drama, costato circa 120 milioni di dollari, ha infatti subito diversi ritardi che hanno portato solamente al rilascio della prima metà di stagione, con la seconda parte annunciata per il prossimo 7 aprile. Il sindacato non ha voluto chiarire quale sia l’accordo violato tra quelli firmati dai vari attori che compongono il cast principale Jimmy Smits, Justice Smith, Shameik Moore, Herizen F. Guardiola, Skylan Brooks, Jaden Smith, T.J. Brown Jr. e Yahya Abdul-Mateen II.
Due serie complesse da un punto di vista produttivo, due produzioni costose anche per riuscire a mantenere vincolati gli attori e se, in assenza di numeri ufficiali, l’impatto globale di Sense8 sembra giustificarne l’attesa e gli sforzi e anticiparne il rinnovo, probabilmente il costoso The Get Down che non ha saputo replicare l’impatto mediatico dell’altra serie, potrebbe portare Netflix a compiere diverse valutazioni.
A noi “poveri” spettatori in attesa non resta che collegarsi il 7 aprile per The Get Down e il 5 maggio per Sense8 e prepararci a nuove maratone.
Fonte deadline